Domenicali: “Nessuna priorità nella vaccinazione anti Covid”
Stefano Domenicali assicura che la Formula 1 non cercherà la priorità per il proprio personale nel processo di vaccinazione anti Covid-19 per salvare la stagione
Domenicali è consapevole che le persone vulnerabili hanno la priorità nel processo di vaccinazione anti Covid-19. Infatti dichiara che la Formula 1 non può privare chi ne ha bisogno della maggior parte delle risorse. Il Circus prende il via nel 2021 con l’intenzione di celebrare il calendario più lungo della sua storia. Tuttavia, ciò dipende dall’evoluzione del Covid-19 per essere in grado di stilarlo in modo definitivo. La vaccinazione contro il virus è già iniziata ed è nella sua fase iniziale. Sono già state distribuite 120 milioni di dosi, ma c’è ancora molta strada da fare.
PRIORITA’ NELLA LISTA DEI VACCINI PER IL CIRCUS? OVVIAMENTE NO
Domenicali afferma con fermezza che le persone più vulnerabili sono quelle che dovrebbero avere la priorità nel processo di vaccinazione anti Covid-19. Quindi la Formula 1 non aggirerà i protocolli per trarne un vantaggio. “Questo è un punto molto importante. Chi è più vulnerabile ha la precedenza, perciò non abbiamo intenzione di avere la priorità nella lista delle vaccinazioni. Certamente non vedo l’ora di ricevere il vaccino, ma suppongo che tutti aspettino con impazienza questo momento”, ha dichiarato l‘amministratore delegato del Circus in una conferenza stampa virtuale, secondo il portale web Race Fans.
Terminata la fase di vaccinazione anti Covid-19 relativa alle persone vulnerabili, Domenicali anticipa che parleranno per ricevere le dosi per tutte le persone che rendono possibile lo svolgimento della Formula 1 ogni fine settimana. “Ovviamente ci stiamo pensando. Se possibile, ne discuteremo internamente con i team. Ma vogliamo essere prudenti e rispettare la situazione di coloro che hanno la priorità. Non vogliamo essere visti come quelli che hanno voluto i vaccini per primi infischiandone di coloro che hanno la precedenza, questo è certo. Rispettiamo molto quello che dicono i governi”, ha così concluso Domenicali.