Difendiamo Monza e la sua tradizione motoristica!
La sua voce, per gli appassionati di motori, era come il rombo dei bolidi nei box. La scorsa settimana, la notizia del licenziamento di Gigi Vignando, storico speaker dell’autodromo brianzolo, ha creato scompiglio tra gli appassionati e le persone che Gigi, al secolo Luigi, lo conosceva bene. Oltre che voce dei motori, Vignando era a capo di Monza Informa, per chi non lo sapesse, trattasi del centro di video produzione dell’Autodromo, la struttura che cura e gestisce la web tv MonzaRace, un vero e proprio archivio mediatico, un tesoro frutto di 35 anni di ricerca.
La voce di Monza non si arrende e noi, in questa occasione, abbiamo voluto pubblicare una bella lettera del nostro amico Silvio che, prendendo spunto dall’allontanamento di Luigi, si permette di fare qualche ipotesi futura che non ci sentiamo assolutamente di scartare.
Lo sfogo amaro di Gigi Vignando e la situazione che sta vivendo mi fanno riflettere molto perché, fermo restando la mia incondizionata stima per il professionista e l’uomo, credo di leggere tra le righe di questa vicenda la volontà di mettere le mani sull’Autodromo di Monza e quindi anche sul GP. di F1, per cancellare e mortificare la storia di 92 anni della nostra Nazione. Ho un’età che mi permette di ricordare che periodicamente l’Autodromo di Monza è stato ferocemente attaccato e messo in discussione per la sua incompatibilità con il Parco che lo circonda. Noi appassionati di motori abbiamo dovuto subire gli attacchi dei vari politici locali e non, dei vari comitati legati all’ambiente, di cittadini che lamentavano di sentire troppo rumore dalle proprie case costruite fuori dalle mura perimetrali del Parco ed in prossimità di un impianto motoristico permanente, che esiste dal 1922.
Ora che il contratto con Ecclestone (patron della gestione della F1) sta arrivando a scadenza, intravedo movimenti che mi fanno pensare che ci sia la volontà di far emigrare il Gran Premio d’Italia di F1 verso altri lidi. A questa situazione potrebbe non essere estraneo il nuovo management dell’Autodromo di Monza che, guarda caso, è composto da persone dell’ambiente motoristico ma lontane dal territorio brianzolo e forse con interessi per altri impianti nazionali. Se a tutto questo aggiungiamo una perseverante forma di accanimento da parte di Ecclestone & soci nel richiedere alla pista di Monza adeguamenti per la sicurezza del tracciato, mentre per altri circuiti internazionali abbiamo situazioni peggiori anche dal punto di vista del personale addetto alla pista (commissari di percorso compresi), si comincia a delineare un disegno per scippare Monza del suo Gran Premio, dopo che tutte le altre gare importanti (ELMS/WTCC/SBK) sono state cancellate dal suo calendario.
Da tifoso di automobilismo, in particolar modo della Rossa, mi domando se dietro a queste manovre non sia completamente estranea la Ferrari stessa che, essendo proprietaria dell’Autodromo del Mugello, potrebbe avere qualche particolare progetto in tal senso. Non voglio credere a questa eventualità perché mi sentirei tradito, basito ed amareggiato. Monza è Monza, rappresenta la storia dell’automobilismo mondiale e la storia non si discute, si studia per capire l’importanza e la grandezza di una Pista – il tempio della velocità – che il mondo intero ci invidia. Noi tifosi ed amanti di Monza dobbiamo reagire e fare qualcosa di concreto per difendere questo patrimonio storico ed evitare che una volta per tutte la nostra Pista venga messa in discussione; chiediamo invece che rimanga attiva per sempre, con un calendario di gare adeguato alla sua importanza.
È quanto mai necessario impedire che l’immobilismo generale, il quale per le vicende legate all’Autodromo di Monza ha troppo spesso riguardato il territorio brianzolo, faccia insorgere il sospetto che tutto possa scivolare via senza che nessuno abbia nulla da dire. Evitiamo che vincano l’apatia e la rassegnazione, che tante volte in passato hanno preso il sopravvento sulla popolazione di Monza e dei paesi limitrofi. NO!! Noi appassionati non ci stiamo, vogliamo impegnarci per difendere il nostro Autodromo e tutto ciò che lo riguarda.
Silvio Balacchi