Michael Schumacher Mercedes

Credit: Mercedes Press Area

Nel corso degli anni non sono mancate ipotesi, spesso avventate e indiscrezioni. Ma quali sono le reali condizioni del campione tedesco?

Michael Schumacher il 29 dicembre 2013, sulle nevi di Meribel, è stato vittima di un terribile incidente sugli sci, che gli ha causato profonde lesioni cerebrali. Da quel tragico giorno di fine dicembre, si sono susseguiti dapprima il ricovero presso l’ospedale di Grenoble, poi le cure personali nel letto di casa sua in Svizzera e infine un trattamento speciale a Parigi.

Le condizioni del Kaiser sono sempre state mantenute riservate. Gli unici ad aver notizie e accesso alla sua villa di Zurigo, sono Jean Todt e Felipe Massa, che ovviamente hanno rispettato le scelte della famiglia in fatto di privacy. La stessa Corinna, moglie del tedesco, ha cercato di tenere intatta la sfera sulla vita privata, cosi come aveva sempre fatto il marito Michael, che nella sua carriera ha sempre separato la vita professionale da quella sportiva.

Tuttavia negli anni, qualche fuga di notizie c’è stata. Nel 2018, infatti, il giornale inglese Daily Mail, quotidiano da anni vicino alle vicende del campione di Kerpen, aveva dichiarato che Schumacher non fosse più a letto, ma fosse addirittura cosciente. Lo stesso tabloid, poco tempo dopo, aveva ipotizzato che le cure mediche necessarie a tenere in vita Michael stavano esaurendo il patrimonio di famiglia. Tutte supposizioni, costate anche qualche denuncia.

Poi c’è stato qualche segnale positivo: a luglio, infatti, Jean Todt in un’intervista rilasciata a Radio Montecarlo aveva dichiarato di aver guardato il GP di Germania insieme con Michael. Non si è sbilanciato invece Felipe Massa, che dopo una visita in Svizzera, ha semplicemente confermato che la situazione della famiglia Schumacher è piuttosto difficile.

Nell’autunno scorso forse la svolta principale, riportata dal quotidiano francese “Le Parisien”, ovvero il trasferimento di Michael Schumacher presso l’ospedale europeo di Parigi, Georges Pompidou. Lì il tedesco avrebbe subito un trattamento con cellule staminali. Alcune indiscrezioni però avevano rivelato che quella riportata dal giornale parigino, non fosse la prima visita al Pompidou. Il che aveva indotto a pensare che Michael stesse svolgendo un trattamento specifico mai più chiarito però. Comunque il fatto che il sette volte iridato fosse in grado di sopportare un viaggio di cinque ore (da Zurigo a Parigi) in ambulanza aveva lasciato più di qualcuno ottimista sulle sue condizioni.

Dunque, sei anni e mezzo fa, Michael Schumacher iniziava a combattere contro il più grande avversario mai sfidato. D’allora si sono susseguite ipotesi e supposizioni, talvolta smentite, talvolta no. Al momento, quindi, l’unica cosa che ci resta è augurarci che il campione tedesco vinca anche questa battaglia, quella decisiva. L’ ultima di una lunghissima serie.