Codice della Strada, attento al tragitto casa-lavoro: se usano questo test resti 1 anno senza patente e 1.100€ di multa da pagare

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Andare in ufficio in auto non significa solo imbottigliarsi nel traffico: conseguenze terribili per chi non supera il test.

Andare al lavoro con il mezzo proprio o con quelli pubblici? Si tratta della classica domanda delle 100 pistole, una delle più gettonate e amletiche, almeno per chi la fortuna di poter scegliere.

Per chi abita in una grande città, infatti, il dubbio non sussiste. Impensabile imbottigliarsi nel traffico (oltre che nelle sue limitazioni) delle metropoli nelle ore di punta, la mattina presto e il tardo pomeriggio.

Unire lo stress delle ore trascorse al lavoro al rischio di farsi scoppiare la testa stando ore e ore in coda significherebbe chiedere davvero troppo ai lavoratori italiani, già sottoposti a parecchie tensioni.

Situazione diversa per chi vive in centri medio-piccoli. Questi “eletti” sì che hanno la fortuna di poter scegliere il da farsi quasi giorno per giorno, sebbene il traffico sia ormai quasi intollerabile ovunque. Eppure andare al lavoro in auto qualche rischio lo presenta.

Controlli in aumento sulle strade: se sgarri rischi di dire addio alla patente

Il classico tragitto casa-ufficio è spesso piuttosto breve, almeno per coloro che ritengono sia più comodo muoversi in proprio. Tuttavia il fatto che le strade percorse siano sempre le stesse, dal lunedì al venerdì, potrebbe farci diventare “sospetti”.

Venire fermati dalla Polizia Stradale sta infatti diventando sempre più frequente. Altro che “controlli campione”. Complice il numero di incidenti in aumento, oltre che il giro di vite imposto dal nuovo Codice della Strada, il lavoro per le pattuglie sta aumentando in maniera esponenziale. E finire nei guai può essere questione di un attimo.

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Spunta il test obbligatorio per tutti gli automobilisti, non superarlo può costare molto caro

Guidare sotto l’effetto di alcool o droghe è una delle infrazioni più gravi, non a caso il Codice in vigore dallo scorso 14 dicembre ha introdotto l’ergastolo della patente, con sospensione a tempo e decurtazione di punti. Inoltre, durante i controlli le forze dell’ordine possono decidere di sottoporre i conducenti a test salivari o altri esami tossicologici per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. Un esame al quale ognuno di noi potrebbe essere sottoposto mentre si va al lavoro.

È l’articolo 187 del Codice della Strada a disciplinare le sanzioni per chi viene trovato alla guida in stato di alterazione psicofisica. Le conseguenze possono essere pesantissime, dal momento che l’ammenda prevista è tra i 1.500 e i 6.000 euro, oltre all’arresto da sei mesi a un anno e la sospensione della patente per un periodo compreso tra uno e due anni. Nel caso invece in cui il conducente sia recidivo entro un triennio può scattare invece la revoca della patente, ovvero l’annullamento della licenza di guida, che obbligherebbe di fatto a ripartire da zero come un neopatentato, rifacendo l’intero percorso di formazione.