Che fine ha fatto il progetto ciclistico di Fernando Alonso?

La mancanza di informazioni a riguardo del progetto ciclistico di Fernando Alonso ha portato tutte le sue incertezze perfino negli ambienti del Giro d’Italia che si sta disputando proprio in queste settimane. Il pilota di Formula 1, che la settimana scorsa è stato impegnato in Spagna e il prossimo weekend correrà il Gran Premio di Monaco, nell’ottobre del 2013 iscrisse all’Uci (Unione Ciclistica Internazionale) il suo team con la sigla di FACT, Fernando Alonso Cycling Team, dopo due tentativi di riscatto finiti male, prima con l’Astana e poi con l’Euskaltel. Fernando e il suo manager, Luis Garcia Abad, in tutto questo tempo si sono incontrati con svariati membri di rilievo del Tour e anche con Brian Cookson, presidente dell’Uci.

Paolo Bettini ha firmato un contratto per diventare il direttore della FACT e non mancherebbero i finanziatori a Dubai, tanto che, in tempi recenti, ha iniziato a girare voce che la sede amministrativa della squadra sarebbe stata proprio nella città araba, mentre quella sportiva a Oviedo. Tuttavia, voci e operazioni sembrano essere cessate. I dubbi a riguardo della FACT, come scritto in precedenza, hanno fatto tappa anche al Giro d’Italia, tanto che uno dei corridori ad AS ha evidenziato: «Proprio nei mesi di maggio e giugno iniziano le negoziazioni per l’anno successivo e fino ad ora non si è parlato di nessun movimento o firma per il team di Alonso – ha continuato – La costruzione da zero di una squadra non comporta solo contatti con i ciclisti, ma anche con sponsor, veicoli, tecnici e infrastrutture».

Uno dei pochi rumors che trapelano dai media iberici non lascia molte speranze al progetto ciclistico di Alonso: lo spagnolo, con la Formula 1 in moto, ha poco tempo per dedicarsi a eventuali contatti e negoziazioni, tanto che lo stesso staff del ferrarista gli avrebbe consigliato di lasciare quest’avventura sulle due ruote. Fonti certe provenienti dagli ambienti dell’Uci assicurerebbero che non sia stata ancora pagata la licenza ma la curiosità cresce.