Dichiarazioni Formula 1 Ceccarelli: “Leclerc? Quando non poteva vincere, si infuriava” 24 Ottobre 2019 Anna Vialetto Credits: Ferrari Media Center Il talento del monegasco è apparso subito chiaro a tutti, ma chi ha avuto modo di lavorare con lui fin dagli albori della sua carriera non ha alcun dubbio sul percorso di crescita affrontato dal giovane pilota. Che Charles Leclerc sia una stella destinata a brillare è ormai un dato di fatto. Ma solo chi lo ha seguito molto da vicino ha colto l’enorme impegno e miglioramento che il monegasco ha fatto nel corso della sua carriera. E chi meglio di Riccardo Ceccarelli può sostenere una tesi simile? Il fondatore del centro di medicina sportiva in cui lo stesso Leclerc si è sviluppato non ha alcun dubbio. Sin dalla tenera età dei 13 anni, il monegasco ha lavorato insieme a un allenatore, determinato a correggere tutti i propri punti deboli. UN PERCORSO STRAORDINARIO Per Ceccarelli l’evoluzione affrontata da Leclerc è stata qualcosa di incredibile. Già dai primissimi test a bordo di una monoposto, è stato subito evidente che il giovane avrebbe fatto qualcosa di grande. “È stato il suo rappresentante, Nicolas Todt, che lo ha portato qui a 13 anni, quando ancora correva con i kart. Ha detto che quello sarebbe diventato un grande pilota e mi ha chiesto di fargli vedere che aveva l’attitudine mentale giusta per diventare un campione”. A La Gazzetta dello Sport Ceccarelli ha dichiarato di essere rimasto spiazzato dagli ottimi risultati registrati da Leclerc durante i primissimi test. Tempo di reazione, concentrazione, capacità viso-spaziale, capacità di memoria e coordinamento visivo: questi i parametri rispetto ai quali il monegasco ha fatto ottenuto un punteggio di 24/25…al primo tentativo. UN PROFILO PERFETTO…O QUASI Unico punto debole? La rabbia. Secondo quanto riportato da Ceccarelli, Leclerc ha dimostrato fin da subito un animo molto caldo. Una cosa comune tra i giovanissimi, ma su cui è necessario lavorare per diventare un campione a tutto tondo. “Ci siamo resi conto che in ogni prova che affrontava, voleva vincere. E quando non ci riusciva o non poteva, si arrabbiava. L’unica limitazione di Leclerc era il carattere. La sua tendenza ad arrabbiarsi e a perdere energia”. Un aspetto su cui il monegasco ha saputo lavorare, nonostante le delusioni in pista abbiamo riportato alla luce qualche sfaccettatura di questo suo carattere. Allo stesso modo, però, un aspetto che ha riportato alla mente di Ceccarelli lo stesso Ayrton Senna. “[…] Charles doveva essere più tranquillo e si è allenato per migliorare. La chiave è l’analisi di se stesso, l’abilità di capire e ammettere i propri errori per superarli. Fuori dalla macchina è umile e amabile, ma in pista è implacabile. Mi ricorda Ayrton Senna”. Tags: 2019, Charles Leclerc, Riccardo Ceccarelli, Scuderia Ferrari Continue Reading Previous GP Messico, Vettel: “I tratti guidati non ci agevolano”Next McLaren e Sparco insieme fino al 2023