Credits: Oscar Piastri Twitter Page
Poche volte nella storia del motorsport abbiamo assistito ad un caso simile. Un pilota conteso tra due team, con due contratti validi, senza però riuscire a capire quale effettivamente dei due sia quello giusto. Dallo scorso 2 agosto, quando Alpine – senza nemmeno contattare ed informare il suo pilota di riserva – ha annunciato la promozione dell’australiano come pilota ufficiale per la stagione 2023, è successo il pandemonio. Oscar ha subito smentito le voci che lo vedevano alla guida dell’Alpine, poiché, da suo canto, aveva firmato un precontratto con McLaren. Ecco, dunque, che solo qualche giorno dopo Piastri ufficializza, sui suoi account social, di essere il futuro pilota McLaren, che al fianco di Lando Norris avrebbe affrontato la stagione 2023. Finita qui? Assolutamente no. Anche McLaren ha smentito il tutto, non avendo allora ancora comunicato la dipartita di Ricciardo.
Insomma un caos non da poco, ed il tutto alla luce del sole, con comunicazioni dirette sui social, che tutti potevano leggere. Poca professionalità e molta confusione, sia da parte del pilota, che dei due team interessati. Fattosta che il problema persiste, e Piastri stesso non sa ancora quale contratto sia valido, perciò se e per chi, eventualmente, correrà il prossimo anno. Arriva così in supporto la Commissione per il Riconoscimento dei Contratti (Contracts’ Recognition Board – CRB), che nell’arco della prossima settimana si riunirà per analizzare a fondo la situazione e dare la sua sentenza sui contratti di Piastri. Il CRB è un comitato composto da alcuni dei migliori avvocati, chiamati a questionare in situazioni al limite come questa. Sarà, dunque, loro compito capire chi tra Alpine e McLaren ha il diritto alle prestazioni sportive del giovane campione Formula 2.
Una volta che il CRB avrà preso la sua decisione, la FIA ne sarà chiaramente informata, così da poter rilasciare correttamente la superlicensa per il nuovo pilota. Questo comitato nacque nel 1991, in occasione di una disputa contrattuale intorno alla figura di Michael Schumacher. Nello specifico quando il team Benetton strappò a tutti gli effetti il pilota dalle mani della Jordan, scuderia con la quale iniziò la stagione 1991. Questo tribunale è nato con l’intenzione di accelerare i tempi sicuramenti lunghi che avrebbero avuto classici tribunali civili, e chiaramente tutti i team, su previo accordo, accetteranno gli esiti di suddetto tribunale in ogni circostanza sia necessario. Fino ad allora, Piastri rimane il terzo pilota Alpine, impegnato al simulatore. In attesa del fatidico verdetto…