“Cara Formula 1, c’è ancora tanto lavoro da fare…”

Cara Formula 1, c'è ancora tanto lavoro da fare...

Credits: Alfa Romeo, Press Area

La sicurezza viene prima di tutto, ma, secondo Wurz, c’è ancora tanto lavoro da fare

Il tema della sicurezza in pista è da sempre all’ordine del giorno della Formula 1 moderna, soprattutto dopo l’incidente mortale di Jules Bianchi. Da quel triste evento, molti provvedimenti sono stati presi per ridurre al minimo il rischio di seri incidenti, nel tentativo di garantire ai piloti, ai team, ai marshall in pista, nonché agli stessi spettatori, un livello ottimale di sicurezza. E di passi ne sono stati fatti. Una tra le più riuscite invenzioni è stata l’Halo. Prima fortemente criticato per la sua natura “anti-estetica”, ora viene invece considerato uno dei dispositivi di protezione più efficaci a disposizione degli atleti in pista. Sono già diverse infatti le occasioni in cui questa miracolosa struttura in titanio 5 ha salvato la vita del pilota, evitando il peggio.

Anche nell’ultimo appuntamento a Silverstone ne abbiamo avuto la dimostrazione: senza quello, forse lo spaventoso incidente di Zhou avrebbe avuto esito ben diverso, quasi certamente infausto. Sì, perché un’altra struttura, il roll hoop, ha ceduto immediatamente, disintegrata nell’impatto dell’Alfa Romeo contro il suolo.

In Formula 1 e in Formula 2 grande spavento in pista a Silverstone

Sui social media, Alex Wurz, presidente della Grand Prix Drivers Association ed ex pilota, ha parlato dell’ultima volta che un roll hoop non ha fatto il proprio dovere in F1: si tratta di più di un quarto di secolo fa, ed è successo al GP del Nürburgring nel 1999, quando Pedro Diniz della Sauber si è scontrato con lo stesso Wurz all’inizio della gara. “L’ultima volta, per quanto mi ricordo, un roll hoop che ha ceduto è stato con Pedro Diniz, al Nurburgring nel ’99, che mi è saltato addosso“, ha detto Wurz sul suo profilo Twitter, “Ciò ha portato a crash test più severi, richiesti dalla GPDA, rapidamente eseguiti e implementati dalla FIA. Caro signor presidente, controlli la sua casella di posta; abbiamo altro lavoro da fare“.

Ma lo spavento lo scorso weekend di gara non è stato solo per Zhou e Albon, sottoposti ai controlli medici per il forte impatto subito al via del GP, ma anche per la terribile collisione che ha visto protagonisti Dennis Hauger e Roy Nissany in F2 quella stessa mattina. Haiger è stato infatti lanciato in aria dopo essere finito su un cordolo, atterrando così sull’abitacolo di Nissany. Santo Halo, ancora una volta! “Fatico a trattenermi dal parlare pubblicamente della questione dei cordoli. Perché li abbiamo e perché nulla sembra essere fatto. Sono e sono sempre stati un concetto mal nato. A quanti altri incidenti dobbiamo assistere?“, ha concluso Wurz.