Brasile 2014, Spagna: addio Mondiale. Alonso: «Prima o poi doveva accadere»
C’è chi ha titolato trattarsi della fine di un’epoca. Ex campioni del mondo, così si sono svegliati i calciatori della rosa della Nazionale spagnola di calcio all’indomani dell’eliminazione al mondiale per mano del Cile. Un’uscita, forse annunciata dopo la manita rifilata agli spagnoli dall’Olanda nella gara d’esordio. La generazione degli Xavi, degli Iniesta, dei Casillas, dei Ramos, dei Torres, dei Piqué ha abdicato, esattamente come il Re Juan Carlos, che dopo 39 anni ha lasciato il trono al figlio Felipe, nello stesso giorno. E un po’ amareggiato da questa eliminazione, quando si deve ancora giocare una partita del girone di qualificazione, è anche Fernando Alonso, grande amante del calcio e tifosissimo del Real Madrid.
«Sono sorpreso ma non depresso, prima o poi dovevamo perdere e sapevamo che prima o poi sarebbe arrivato il giorno – ha commentato il pilota di Formula 1 nel corso della conferenza Fia trasmessa da Sky Sport – Non abbiamo giocato bene, gli altri hanno fatto meglio. È un po’ triste perché il Paese ha sempre grandi aspettative riguardo dei Mondiali ma dobbiamo ringraziare i nostri giocatori per le emozioni che ci hanno regalato nelle ultime stagioni e speriamo di tornare ancora più forti». La stampa mondiale parla della fine di un ciclo per le furie rosse, la fine dell’amato-odiato Tiki Taka, ma a chi chiede al ferrarista un pronostico mondiale, Fernando preferisce non sbilanciarsi: «Chi vincerà? Non lo so, è tutto molto aperto, non faccio scommesse, è troppo difficile».