Ben Sulayem: “Il mio ingresso in Formula 1 non è stato semplice”
Nonostante la Formula 1 stia passando uno dei suoi periodi di massimo splendore, non è sempre tutto oro ciò che luccica. Da quando è salito alla presidenza della FIA, infatti, Ben Sulayem ha dovuto sistemare non poche situazioni lasciate vacanti dalla vecchia gestione, e nemmeno di piccola entità.
Il 2021 per molti aspetti è stato un anno di svolta per la Formula 1. Il primo vincitore non Mercedes dopo numerosi anni, ma anche da un punto di vista gestionale, un altro importante cambio. Sale Mohammed Ben Sulayem come nuovo presidente della FIA, al posto di Jean Todt. Aria nuova per la Formula 1, che di lì a poco si sarebbe affacciata ad una nuova era di vetture, con l’introduzione proprio dell’effetto suolo. Spesso e volentieri, però, ciò che passa inosservato ai più, si rivela essere di estrema importanza. Proprio come l’operato di Sulayem.
Non appena entrato in carica, così come da lui stesso dichiarato, il giorno dopo la nomina – avvenuta lo scorso 17 dicembre – si è subito trovato sulla sua nuova cattedra numerose situazioni anche spiacevoli da dover sistemare. Una su tutte, la questione legale dietro l’halo. “Immaginate ottenere il posto di lavoro che tanto desideravate e inseguivate da anni. Poterne festeggiare l’ottenimento. E poi il giorno dopo appena entri nel tuo nuovo ufficio ti trovi subito avvocati e legali alla porta. Alquanto scomoda come situazione, no?”
Ed è esattamente quanto successo al neo presidente FIA, che nel raccontare i suoi primi 12 mesi di operato, ci tiene a sottolineare quanto di buono fatto. E soprattutto quanto difficile è stato dover gestire situazioni lasciate – dalla vecchia gestione – incompiute. Per non parlare del calibro di suddette questioni.
Sulayem: “Abbiamo dovuto saldare un buco finanziario importante”
La componente finanziaria, non è una novità, ha sempre rappresentato un enorme ruolo nel mondo della Formula 1. Sia per i team stessi, che chiaramente per l’organizzazione. Così come Red Bull è stata punita, nell’arco della stagione, per aver violato suddette regole finanziarie, anche la FIA ha avuto molto a che fare con questo aspetto. L’assunzione, pertanto, dell’ex dirigente di Volvo, Nissan e Chrysler – Natalie Robyn – è avvenuta per questo motivo. Per la prima volta in 118 anni di storia, dunque, la FIA accoglie un CEO, figura fortemente voluta da Mohammed Ben Sulayem in primis, proprio per le gestione quotidiana degli aspetti finanziari, decisionali e manageriali.
FIA appoints first ever CEOhttps://t.co/8S6GN6FG5f
— FIA (@fia) September 15, 2022
“Sarò molto onesto, abbiamo avuto problemi finanziari in questi 12 mesi. Abbiamo dovuto affrontare un deficit di oltre 20 milioni di dollari, che comunque non ci ha privato di ottenere ottimi risultati e continuare in modo efficiente il nostro lavoro. E’ stato un anno pieno di insegnamenti, per me, la Formula 1 la FIA e non solo. Sappiamo tutti come il nostro sport sia unico e particolare. Quando parlo con i miei colleghi che lavorano nel calcio, vedo come loro abbaino a che fare con aspetti più semplici“.
“Nella Formula 1 è sempre tutto un quesito. Ogni gara è a se, ogni stagione anche. Tutto cambia così velocemente, sia da un punto di vista sportivo, che economico-sociale. Non è stato semplice, questo mio primo anno. Ci sono state difficoltà, ma abbiamo saputo reagire. Sento che, con le giuste persone, porteremo ancora più in alto questo bellissimo sport“.