Bahrain con la Formula 1 cresce la tensione: ancora un morto negli scontri

Ventisei persone sono state arrestate in Bahrain a tre anni dall’inizio delle proteste contro la monarchia sunnita degli al-Khalifa. Le violenze e le manifestazioni di dissenso non si sono mai fermate ma in occasione della Formula 1, le telecamere dei media sono tutte rivolte sul Bahrain e sulle notizie poco rassicuranti che arrivano dall’Emirato: in occasione di una manifestazione per celebrare il terzo anniversario della rivolta del 2011 sono divampati scontri a fuoco tra civili e forze di polizia con un gendarme rimasto ucciso dopo un’esplosione di una bomba nel villaggio di Dair, a circa 30 chilometri dal Bahrain International Circuit. «C’è stata un’esplosione che ha colpito un autobus che trasportava i poliziotti a Dair – si legge nel comunicato diramato dal ministero degli interni – due poliziotti sono rimasti feriti in un’esplosione, uno è deceduto in seguito alle ferite riportate».

Nei giorni scorsi le autorità locali, che ribadiscono la volontà di rilanciare il dialogo nazionale con le opposizioni, sono tornate a minacciare il pugno duro e la polizia ha rafforzato le misure di sicurezza, uno dei motivi scatenanti le rivolte dei giorni scorsi tra manifestanti e forze dell’ordine che hanno impedito ai cittadini di raggiungere la Rotonda della Perla, uno dei luoghi simbolo della protesta antigovernativa.

Ancora una volta il Circus arriverà in un Bahrain avvolto da un clima di tensione. Nel piccolo Emirato, non solo si disputerà il Gran Premio di Formula 1, ma a Sakhir gireranno anche le monoposto per due sessioni di test invernali. Per questo è stato previsto un rinforzo della sicurezza nei dintorni del tracciato per evitare che l’attenzione mediatica della Formula 1 possa scatenare altre proteste dei manifestanti che solamente in questa occasione riescono ad avere la visibilità necessaria per denunciare a livello mondiale la propria rivolta. Nonostante le rassicurazioni del governo, la situazione nel paese resta ad alta tensione tanto che lo scorso anno, come ha riportato lo stesso Gulf Daily News, due donne di 37 e 26 anni furono fermate dalla polizia sul tragitto che porta alla pista e vennero arrestate per possesso di esplosivo: volevano far saltare gli ordigni al circuito durante la corsa.