Anche in Ungheria, Formula 1 a porte chiuse

Gp Ungheria 2019 anteprima

Credit: Pirelli Press Area

E’ ufficiale, anche a Budapest la Formula 1 dovrà fare a meno del folclore delle tribune

La Formula 1 sta lavorando per realizzare una stagione di almeno 15-18 gare, ricorrendo a Gran Premi doppi, cioè due volte sullo stesso circuito e alle porte chiuse. Anche il GP d’Ungheria sembra indirizzato in questa direzione.

La stagione dovrebbe iniziare il 5 luglio in Austria per poi volare a Silverstone per il secondo round ed entrambe le sedi hanno dichiarato che terranno le loro gare a porte chiuse.  A quanto pare sarà cosi anche per Budapest, inizialmente in programma per il 2 agosto, ma ora spostata a metà del mese. La conferma fa seguito a una decisione del governo di vietare eventi di oltre 500 persone fino almeno al 15 agosto.

Una dichiarazione ha dichiarato: “Il team Hungaroring ha atteso fino alla fine e sta ancora lavorando con il detentore dei diritti internazionali, ma ora è diventato chiaro che non possiamo disputare la trentacinquesima edizione della gara ungherese di fronte agli spettatori nonostante gli nostri sforzi. Abbiamo costantemente sottolineato la nostra volontà di lavorare allo scopo di trovare una soluzione sicura che ci consentirebbe di accogliere l’intero Paese nell’autodromo ad agosto. Ma è ormai evidente che qualsiasi gara di Formula 1 in Ungheria ora potrà disputarsi solo a porte chiuse”.

“Anche se questo non è uno scenario ideale, crediamo che la messa in scena dell’evento a porte chiuse – che i nostri fan potranno comunque guardare in televisione – è preferibile alla cancellazione della gara. Inoltre, la disputa dell’evento farà in modo che un pubblico globale di milioni di persone possa ancora vedere la gara che si svolge in Ungheria attraverso la vasta copertura televisiva internazionale che offre il Circus”.

I fan che avevano acquistato i biglietti per il Gran Premio di Ungheria hanno diritto a un rimborso completo oppure potranno rimandare la valenza del biglietto alla gara del 2021. Saranno sicuramenti tristi oltre che gli ungheresi, finlandesi e polacchi che da anni colonializzano le tribune magiare per sostenere i loro beniamini, Raikkonen, Bottas e Kubica.