Abiteboul: “Lascerò il team solo dopo aver vinto”

Abiteboul

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L’Amministratore Delegato della Renault Cyril Abiteboul si è aperto alle sfide che ha dovuto affrontare nel 2019, dicendo che “deve imparare a perdere” dopo un anno difficile per la squadra.

Dopo aver terminato il campionato costruttori 2018 in quarta posizione, la Renault è entrata nel 2019 cercando di colmare il divario con Mercedes, Ferrari e Red Bull, tutto ciò nel credo di Abiteboul. Non è stato così però, perché il costruttore francese è rimasto indietro rispetto alla McLaren, team cliente, è ha dovuto accontentarsi del quinto posto.

IL PENSIERO DI CYRIL

Tutto ciò è qualcosa che Abiteboul ha faticato a prendere in considerazione, dichiarando che per lui “il numero due è il primo dei perdenti” e andando avanti ha detto che “imparare a perdere”: “La Formula 1 è uno sport difficile, dove non puoi nasconderti come Team Principal. Siamo cresciuti, ma dobbiamo anche continuare a migliorare il nostro pacchetto. È come tutti. Sono un po’ latino, non sono solo francese. Vengo dalla parte meridionale della Francia. Si gli europei, sono estremamente emotivo, prendo le cose sul serio”.

Continuando, lo stesso numero uno della Renault: “Adoro correre ma faccio fatica a convivere con il fatto che perdiamo ogni fine settimana, e questo è un dato di fatto. Anche se stiamo progredendo, stiamo perdendo ogni singolo fine settimana. Il numero due è il primo dei perdenti. È un cambiamento per me. Ho bisogno di imparare a perdere, ma non voglio perdere di vista il fatto che voglio vincere e che l’appetito per vincere sta ancora crescendo con questi anni di non vincere”.

IL SUO FUTURO IN RENAULT

Questa lotta per fra i due costruttori inciderà sul futuro di Abiteboul? Lo stesso Cryl, dice che ha intenzione di andarsene solo quando la Renault vincerà ancora una volta: “Lo farò quando vincerò. Questa è la sfida, un punto interrogativo. Ogni singolo anno che passa, stiamo diventando più forti, anche quest’anno. Quest’anno siamo più forti per aver terminato la P5 rispetto all’anno scorso per aver terminato la P4. Non ne dubito, ed è quello che conta”.

Continuando: “E ogni anno siamo più forti ci avvicina all’obiettivo finale, che è quello di vincere, che è il mio obiettivo individuale. Se lo faccio accadere o no è un’altra storia. Ma posso dire che in questo momento non sono vicino alla pensione a meno che non ritenga che ciò non sia possibile o se non l’abbiamo raggiunto, e sono fiducioso che un giorno questa squadra vincerà. Lo abbiamo già fatto e lo faremo di nuovo”.