Credits: Twitter Mercedes-AMG. Petronas F1
Avere un sette volte campione del mondo in scuderia non deve essere cosa semplice. Lo sa bene Toto Wolff, che dopo l’ennesima dimostrazione di Hamilton nel corso della gara di Istambul, ora nutre qualche preoccupazione nei confronti dl rinnovo del pilota britannico. Preoccupazioni su cui il team principal scherza, convinto che Hamilton chiederà una certa ricompensa economica per garantire la sua presenza in Mercedes anche nel corso dei prossimi anni.
Se, infatti, Valtteri Bottas ha già da tempo assicurato il suo sedile, quello di Hamilton rimane ancora un’incognita. Lo stesso pilota, forse per lanciare una provocazione, ha dichiarato – nelle conferenze seguite al GP dell’Emilia Romagna – di non essere sicuro di essere in Formula 1 il prossimo anno. Tuttavia, Wolff ha ammesso di aver programmato le trattative entro la fine dell’anno.
“Adesso è diventato più costoso. È più che possibile parlare del nuovo contratto entro la fine dell’anno. Non è che non abbiamo avuto il tempo di farlo, finora. Però non voglio essere sotto pressione e sentirmi obbligato ad annunciare il nuovo contratto “prima del Bahrein” o “prima di Abu Dhabi”. Non c’è fretta. Quando sarà fatto, sarà fatto“. Con queste parole Wolff ha discusso la cosa in seguito alla gara di Istanbul. Quello che sembra sicuro, però, è che il matrimonio Mercedes-Hamilton possa continuare anche nel 2021, se non altro per il forte rispetto e la grande ammirazione che lo stesso team principal nutre nei confronti del pilota.
“Ama correre e la competitività, le stesse cose che interessano alla squadra. Se non avessimo accettato la sfida contro il cronometro, non ci saremmo mai potuti divertire. Penso che il prossimo anno daremo ancora di più, mettendo in piedi un altro anno perfetto. Poi abbiamo il cambio di regolamento per il 2022, quindi vedremo come andrà“. Per terminare le sue dichiarazioni, Wolff ha poi elogiato Hamilton per il modo in cui è riuscito a gestire la gara nel corso del GP di Turchia: “Non ha fatto un errore, non ha sbagliato nulla […] con una macchina che, per come andavano gli pneumatici, non era la migliore in pista“.