Credits: Red Bull Press Area
“È come nel calcio, no? Si hanno arbitri diversi, qualcuno dà un cartellino giallo più facilmente rispetto ad altri. È la stessa cosa. C’è un regolamento, ma gli steward hanno voce in capitolo nell’applicarlo. Quando si gioca in Champions League o in Premier League, l’arbitro può essere diverso. A volte scappa un cartellino giallo, altre un rosso e ti chiedi cosa stia succedendo. La Formula 1 è la stessa cosa”, ha dichiarato l’olandese ai colleghi di Motorsport.
Dopo il GP del Canada, le decisioni dei commissari di gara nell’applicazione del regolamento sono cambiate a favore di una maggiore libertà di battaglia tra i piloti.
La nuova politica sul regolamento è stata portata avanti dal successore di Charlie Whiting, il nuovo direttore di gara Michael Masi che ha reintrodotto la bandiera bianco/nera, utilizzata durante il Gp d’Italia ai danni di Leclerc. Questa ha l’obiettivo di garantire una maggiore flessibilità di giudizio da parte dei commissari e di avere la funzione del cartellino giallo che viene esposto durante le partite di calcio.
Verstappen è stato uno dei protagonisti del cambiamento di politica della FIA quest’anno. Infatti, sia nell’occasione del GP d’Austria che nella gara successiva a Silverstone, il giovane 22enne della Red Bull è riuscito a non essere penalizzato nonostante i duri duelli con il monegasco della Ferrari.
Nonostante l’esistenza di un regolamento preciso, la presenza di diversi steward durante i GP fa sì che le decisioni di gara, spesso e volentieri, siano differenti da un weekend all’altro.
Questa varietà, però, può essere positiva: “Va anche bene. Quando sei dalla parte sbagliata della penalità è sempre un male, a meno che tu non abbia fatto davvero qualcosa di brutto. Ma quando si tratta di un 50/50 e ricevi la penalità ti chiedi sempre il perché”, ha affermato Verstappen.
“È molto difficile per gli steward. Voglio dire, sono stato nella loro stanza al round di Formula E di Marrakech come punizione a svolgere i servizi sociali e li ho visti mentre distribuivano le penalità. Non è facile per loro, anche loro non vorrebbero infliggere penalità. A volte, però, devono farlo per applicare le regole. Possiamo cercare di alleggerire alcune penalità o semplicemente scriverle in modo diverso nel regolamento”, ha così concluso spezzando una lancia in favore dei commissari.
Chiara De Bastiani