Credits: Red Bull Press Area
Ferrari, Mercedes e Renault. Salvo ri-arrangiamenti del prossimo anno, alla fine del 2021 saranno queste le case che forniranno i motori alle altre scuderie all’interno del Circus. Honda ha infatti deciso di dire addio alla Formula 1, per concentrarsi maggiormente sul mondo della mobilità elettrica, complice anche la situazione drammatica che il settore Automotive sta vivendo in questo momento storico. L’addio al Circus rappresenta un duro colpo per la categoria regina del motorsport, una decisione che rappresenta sicuramente una conseguenza della pandemia di Covid-19.
“Una transizione che avviene ogni cinque anni. Honda ha bisogno di indirizzare tutte le proprie risorse alla ricerca e sviluppo delle tecnologie di domani. Comprese le tecnologie delle celle a combustibile e delle batterie elettriche“. Questa è la dichiarazione ufficiale fatta dalla casa giapponese. Tuttavia, Honda ha anche affermato di aver fatto tesoro di quanto appreso nell’era ibrida della Formula 1 nel 2015 e di essere pronta a tradurre le conoscenze acquisite anche nell’ambito delle semplici auto da strada.
Nonostante l’addio, Honda ha ammesso di voler rimanere vicina al mondo del motorsport, senza però aver specificato come. La sua seconda chance in Formula 1 era iniziata nel 2015, con un inizio in salita e performance deludenti. Il lavoro svolto sullo sviluppo e sull’analisi del nuovo motore, però, hanno fatto sì che la Red Bull diventasse uno dei principali rivali della Mercedes, se non addirittura l’unico.
In un momento che sembrava quindi roseo, sorprende un po’ che Honda abbia annunciato il ritiro a partire dalla fine del prossimo anno. Sarebbe stato interessante, infatti, capire come si sarebbe comportato il motore giapponese con l’entrata in vigore del nuovo regolamento. Invece, le due scuderie clienti si trovano ora a dover affrontare un gran dilemma e a dover scegliere a chi affidare la motorizzazione delle loro monoposto a partire dal 2022.