Credits: Scuderia Ferrari Press Area
Intervistato in qualità di ospite nel podcast F1 Nation, l’ex-ingegnere Ferrari, Williams e Jordan Robert Smedley ha dichiarato con che lo sport subirebbe una grande perdita nel caso in cui Sebastian Vettel decidesse di ritirarsi a fine 2019. Dopo l’ufficialità del mancato rinnovo con la Rossa di Maranello, il quattro volte campione del mondo non ha ancora dato indizi su un eventuale proseguimento nella Massima Serie, e ciò avrebbe fatto pensare ad un possibile addio alle corse da parte del tedesco. “Quello che abbiamo qui è un buon pilota, uno spledido pilota, e volete sapere una cosa? Sono sicuro che verrò criticato per questo, ma credo che il suo anno migliore in Formula 1 sia stato lo scorso anno, il 2019″ – sostiene Smedley.
Nonostante il 2019 sia stato un anno scarso di successi per il quasi trentatreene di Heppenheim Smedley non lo considera un fallimento. “Credo che l’anno scorso abbia affrontato la sfida più grande della sua carriera. Chiunque l’ha tagliato fuori perché è la cosa più semplice da fare con Charles Leclerc he diventa sempre più forte, segnando la fine di Seb, se volete. Eppure credo abbiamo visto il vero Seb verso la fine della stagione. Sicuramente all’inizio si è sentito perso e penso ammetterebbe tranquillamente di essere stato dove non volesse stare, sia con il team che con il compagno di squadra. Eppure ha abbassato la testa, questo è un comportamento da vero campione“.
Smedley condivide l’opinione comune secondo la quale la rapida ascesa di Leclerc da secondo pilota a figura di riferimento per la Scuderia Ferrari abbia messo in grossa difficoltà Vettel. “Sebastian ha avuto tutta la pressione su di sé“ – spiega l’ex ingegnere di pista di Felipe Massa, che continua – “Credo abbia dovuto gestire il picco di pressione più elevato in tutta la sua carriera, e ricordiamo che ha sfidato grandi piloti, ha gareggiato contro campioni del mondo”.
“Ha dominato contro Kimi Raikkonen, ha battuto Webber in Red Bull, e Mark non le manda a dire, è un pilota davvero veloce che è sempre riuscito a competere in vetta. Eppure non penso abbia mai dovuto affrontare il tipo di sfida che gli si è presentata nel 2019. Essere riuscito ad affrontarla e riuscire a tornare imponendo la propria autorità dopo un inizio un po’ traballante credo sia stato qualcosa di speciale“.