Silenzio, parla Briatore: «Questi motori destabilizzano la F1. Renault? Non sarà competitiva»
«Nuovi motori, nuovi problemi. I motori hanno creato questa situazione, destabilizzando completamente la Formula 1 per il momento». Non si tratta della solita dichiarazione arricchita con sottili boutade di Niki Lauda, anche se il sapore critico delle parole pronunciate potrebbe condurre all’ex pilota austriaco, bensì di una realtà bella e buona fatta emergere da Flavio Briatore e per giunta sottoscritta da Bernie Ecclestone. Questa Formula 1 non funziona, e la situazione è talmente alla deriva che la categoria viene criticata dal vertice e da una delle personalità più importanti del Circus degli anni 2000. L’ex boss della Renault dà la colpa agli ibridi e non esita ad esaltare la MotoGP, categoria motoristica in cui conta di più il pilota del motore o del telaio.
«Più si investe nella tecnologia, più si riduce l’effetto del pilota. Il pubblico vuole vedere i piloti che lottano. Le moto, questo è uno sport, quando vedi Valentino Rossi e Marquez. Chiamiamo la F1 una competizione di piloti, invece è una competizione di ingegneri, e si sentono anche i messaggi via radio “Stai attento perché stai consumando troppa benzina”» ha dichiarato Briatore.
Forse con qualche attacco di nostalgia, portando sempre nel proprio cuore il team Renault, Briatore si augura che l’anno prossimo la squadra francese riesca a farcela e non risparmia l’elogio: «Spero che Renault, se tornerà in F1 (come team), abbia fondi sufficienti per sostenere il progetto del motore. Non è facile che Renault sia competitiva in breve tempo». Sulla permanenza di Renault nella categoria: «Mi piacerebbe molto. E’ una buona cosa per lo sport. Renault è un grande brand, abbiamo vinto il campionato del mondo, è un super brand. Ma penso che le regole necessitino di un cambiamento, sui motori, così sarebbe più facile per tutti entrare in F1». Il manager piemontese ritiene inoltre che la terra bruciata creata da Red Bull nei confronti di Renault non giovi all‘integrità del marchio. «In Formula 1- ammette– le persone dimenticano velocemente ciò che è accaduto. Red Bull ha vinto qualche campionato con Renault. Adesso non c’è la competitività, e tutta la colpa è sul motore. Quindi per quanto riguarda Renault, hanno tutti i media contro. Se si hanno risultati non buoni come questi, non è sano continuare a fornire motori».