Si ritorna a mettere i voti: le pagelle del Gp d’Australia
Inizia un nuovo campionato di F1 ed iniziamo nuovamente a giudicare i suoi protagonisti. Il Gp d’Australia ha offerto numerosi spunti di riflessione. Da questo Gp di Melbourne sono uscite conferme e parziali smentite, così come realtà contrastanti all’interno degli stessi team. Sorrisi brillanti e musi lunghi. Andiamo a vedere nel dettaglio come sono andate le cose.
Sebastian Vettel: voto 5. Meriterebbe un N.G. perchè in gara non ha praticamente potuto gareggiare. Però questo 5 arriva per quei 10 minuti delle qualifiche con condizioni atmosferiche uguali a quelle del suo giovane compagno di squadra in cui Vettel, però, le ha prese. Poi si è scoperto che anche al sabato aveva qualche problemino al motore, però…
Daniel Ricciardo: voto 8. Week end incredibile quello di Ricciardo. La sua faccia sorridente è l’altra metà, quella felice, di un team altrimenti devastato dalla mancanza d’affidabilità. La Red Bull riesce a sorprendere ma solo con Ricciardo, e il ragazzone australiano convince mostrando di saper andare forte non solo in qualifica, come faceva nella Toro Rosso, ma anche in gara. Peccato, però, quella squalifica a fine gara a causa di una, quest’anno, grave irregolarità.
Nico Rosberg: voto 9. Tutto perfetto. Partenza micidiale, condotta di gara intelligente, niente panico dopo la prima Safety Car e poi, per concludere, giro più veloce. Solo che il suo giro più veloce è 3”2′ più lento di quello dell’anno scorso. L’impressione è che questo Gp non sia stato indicativo per la performance assoluta. Inoltre sarebbe stato più interessante vedere come sarebbe andata con Hamilton ancora in gara.
Lewis Hamilton: N.G. Il Gp di Lewis Hamilton è semplicemente non giudicabile. Al sabato ha tirato fuori una pole da urlo sul bagnato in condizioni in cui in molti lo davano per spacciato a causa della coppia esagerata che quest’anno le F1 presentano. Poi, giusto il tempo di partire e gli chiedono via radio di ritirarsi. Campanello d’allarme che non può rendere la Mercedes troppo contenta nonostante la vittoria di Rosberg.
Fernando Alonso: voto 7. Con un quinto posto che si tramuta in quarto per effetto di squalifiche altrui non è che ci si meriti sempre il 7, ma questa Ferrari che, chi vi scrive crede possa aver un buon potenziale (quanto buono, poi, è un mistero), è ancora difficile da guidare. Fernando non si tira indietro e, di fronte a delle difficoltà, abbassa la testa e carica come al solito, mascherando i difetti che la sua F14T porta ancora a spasso.
Kimi Raikkonen: voto 5. Fatte le stesse premesse usate per Alonso, il giudizio su Raikkonen deve essere per forza diverso. Il finnico non è riuscito ancora ad ambientarsi a questa vettura anche a causa di un inverno piuttosto sfortunato. In particolare, mostra grandi problemi in frenata che forse, ieri, sono stati accentuati anche dalla botta ricevuta al via da Kobayashi. In attesa di tempi migliori, sceglie di fare una gara prudente ed è una scelta comprensibile ma che non lo allontana dal 5 in pagella.
Romain Grosjean: N.G. Diventa davvero difficile commentare una gara che non è mai esistita. Il week end di gara non è mai esistito per l’intera Lotus. Sono stati anche in grado di mandare il francese in pit lane prima del dovuto beccandosi una penalità.
Pastor Maldonado: N.G. Stesso discorso valido per Grosjean. Non è ancora giunto il momento di valutare i piloti Lotus semplicemente per chè la Lotus, che invece merita 2, non lo permette ancora.
Jenson Button: Voto 6. Solita gara intelligente, “alla Button” e che gli vale un podio. Poi, però, ti accorgi che le ha prese sonoramente dal giovanissimo Magnussen e di questo non potrà certo essere contento. Non è mai riuscito a tenere il passo del danese e quest’anno, credo, la concorrenza interna sarà ben più agguerrita di quella rappresentata l’anno scorso da Perez.
Kevin Magnussen: voto 8. Che debutto! Prima gara in F1 e primo podio. A parte il sovrasterzo di potenza che ha rischiato di fargli fare una figuraccia in partenza, il giovane danese ha saputo mettere in mostra calma, intelligenza, velocità, stile pulito e zero timori reverenziali. Il suo “body-language” mi ricorda un altro grande ex-Mclaren: Hakkinen. Ma con un’irruenza minore rispetto a quella mostrata dall’allora giovane pilota finnico.
Jean Eric Vergne: voto 7. Si temeva una gara disastrosa per la Toro Rosso e invece il team faentino tira fuori una prestazione super. Grande Vergne che nella prima parte di gara ha lottato con alcuni protagonisti del Gp. Quello che ci voleva per risollevare la considerazione nei confronti di questo bravo pilota francese.
Daniil Kvyat: voto 7. Do lo stesso voto sebbene sia arrivato dietro Vergne perchè un ragazzino di 19 anni che debutta in F1 e che mostra una tale calma e una visione della gara così elevata al debutto in F1 merita certamente un buon voto in pagella. Crolla un pò nel finale con le soft, ma ci stà.
Felipe Massa: N. G. Anche lui nel lungo elenco dei piloti non giudicabili. Credo potesse fare una bella gara, ma Kobayashi non era della stessa opinione. Vedremo in Malesia cosa accadrà.
Vallteri Bottas: voto 6. So che sembra un voto ingeneroso, ma credo che Bottas oggi abbia buttato al vento un’occasione d’oro. Dopo la brutta botta al muro, torna in pista e fa una bellissima rimonta. Però chissà cosa avrebbe potuto ottenere senza quell’errore.
Hulkenberg: voto 7; Perez: voto 6; Gutierrez: voto 4; Sutil: voto 5; Bianchi: voto 5; Chilton: voto 5; Kobayashi: voto 2; Ericsson: voto 5.