Credits: Renault press area
Il secondo Gran Premio di Silverstone ha soddisfatto le aspettative. Gara poco noiosa, sorpassi eseguiti magistralmente, e vittoria inaspettata di Max Verstappen. Purtroppo, tra le sorprese del GP del settantesimo anniversario rientrano anche i testacoda di Vettel e Ricciardo. Questo errore ha, purtroppo, condizionato una buona prestazione dell’australiano, facendolo concludere la gara solo quattordicesimo.
“All’inizio stavo andando bene” – dice Ricciardo analizzando la sua prestazione– “Stavo mantenendo il sesto posto e tenevo il ritmo delle vetture davanti. Abbiamo fatto il pit stop per un secondo run con le medie, ma ho fatto molta fatica a gestirle. Poi sono dovuto rientrare per le hard e alla fine è successo il testacoda in curva 3. La gara è finita lì”.
“Il mio errore è stato, anche se mi dispiace per lui, un testacoda “alla Vettel”. In parole semplici, quando si perde la macchina nel momento in cui si preme l’acceleratore in una curva. È stato qualcosa che non avevo mai sperimentato prima“, ha affermato Ricciardo a fine gara.
Il testacoda è arrivato proprio quando Ricciardo stava lottando per la posizione con Carlos Sainz. Tuttavia, il pilota della Renault ha confermato che non ci sono stati contatti con lo spagnolo: “Ho visto Carlos e volevo superarlo, ma senza toccarci. Quando ho raddrizzato le ruote e ho accelerato, ho del tutto perso la monoposto. Purtroppo, quando sei così vicino ad un’altra monoposto con quell’angolazione, è normale perdere carico aerodinamico. È un susseguirsi molto veloce di eventi ed il testacoda può arrivare quando meno te lo aspetti”.
“Il testacoda ha aggiunto sale alla ferita. In quel momento stavamo già piuttosto indietro a livello di tempi e posizioni. Non volevo darmi per vinto, ma con quell’errore ho compromesso l’intera prestazione purtroppo. Non è stato un pomeriggio divertente. Ma non mi abbatto“, ha dichiarato Ricciardo per concludere.