Red Bull in Formula 1 solo in caso di vittoria

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Forse è il caso di dirlo: c’è a chi piace vincere facile. Dopo le minacce mosse da Horner e Marko, sul possibile addio ala Formula 1 da parte della Red Bull, a rincarare la dose arriva anche il Patron del marchio, Dietrich Mateschitz che ha sottolineato come, l’intenzione è quella di continuare a correre nel Circus ma solo se si potrà contare su una vettura competitiva. Dopo quattro Mondiali piloti e costruttori, alla Red Bull non è ancora andata giù il fatto di dover subire la superiorità del motore Mercedes e Ferrari. Nell’occhio del ciclone, ovviamente è finita nuovamente la Renault, che fornisce la power unit agli austriaci, secondo i quali i magri risultati portati a casa da Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat sarebbero da imputare alla scarsa performance del motore transalpino.

«Resteremo in Formula 1 solo se avremo una squadra che potrà lottare ad alto livello ma per farcela sarà fondamentale poter contare su un propulsore che ci permetta di lottare – ha commentato Mateschitz – Ci affidiamo alla Renault per chiudere il gap con Ferrari e, soprattutto, con Mercedes. Se i costi superano i benefici non c’è una ragione per cui noi dovremmo continuare a stare nel Circus».

Parole che in un certo senso vanno in controtendenza con quanto redatto dal pilota australiano Daniel Ricciardo che ha lasciato intendere come la scarsa performance della Red Bull non sia imputabile solo ed esclusivamente al motore Renault: «Il nostro problema non è solo il propulsore, è tutto il pacchetto che non ci soddisfa. Abbiamo del potenziale inespresso in tutte le aree della monoposto». In questo 2015, dopo due Gran Premi, il miglior risultato del team australiano è il sesto posto dell’australiano nella gara di casa: «In qualità di produttori del motore, tocca alla Renault fornire una power unit competitiva ma se non ci dovessero riuscire sarebbe giusto che lasciassero il campo», ha concluso.

Eleonora Ottonello
@lapisinha