Red Bull e Honda: la partnership potrebbe continuare

Red Bull Honda Verstappen

Credit: Red Bull Racing, Press Area

La Honda sarà impegnata in Formula 1, al fianco della Red Bull, fino al 2025. O per lo meno così avrebbe dovuto essere…

Il rapporto di collaborazione che lega il colosso nipponico e la scuderia di Milton Keynes proseguirà per il prossimo quadriennio e forse anche oltre. Sebbene nell’ottobre del 2020 fu proprio Honda ad annunciare che avrebbe lasciato la Formula 1, al termine del 2021, per seguire altri progetti di carattere aziendale, la vittoria del Mondiale da parte di Max Verstappen con la Red Bull ha, di fatto, scombinato i piani al fornitore giapponese.

In base a quanto hanno riportato i colleghi di RacingNews365, il team di Milton Keynes e la Honda sarebbero vicine alla chiusura di un importante accordo che implicherebbe un coinvolgimento dell’azienda nipponica fino al 2025 con la possibilità di prolungamento al 2026.
Dopo il titolo conquistato dall’olandese, la verità è che la Red Bull ha fatto diverse proposte alla Honda con l’obiettivo di far restare il fornitore in Formula 1. Ma a Milton Keynes erano pronti a stringere accordi che andavano anche oltre la classe regina del Motorsport.

IL MONDIALE HA SCOMBINATO LE CARTE

Dietro allo storico dietrofront di Honda ci sarebbe la proposta della Red Bull di creare all’interno del quartier generale del team austriaco una nuova divisione, la Red Bull Powertrains. A capo di questo nuovo reparto dovrebbe esserci Masashi Yamamoto, responsabile del fornitore giapponese sezione Motorsport.
Il CEO di Honda Racing passerà a Red Bull Powertrains con l’obiettivo di supervisionarne il progetto motoristico: la relazione che lega il team austriaco ai nipponici non cambierà visto che power unit saranno assemblate in Giappone fino al 2025 e i costi saranno coperti dalla Red Bull.

IL CONGELAMENTO DEI MOTORI HA GIOCATO UN RUOLO CHIAVE

Ma non è stato solo la vittoria del Mondiale da parte di Verstappen, potenzialmente a convincere Honda di proseguire la collaborazione col team di Milton Keynes.
Grazie al congelamento dei motori, il fornitore nipponico non dovrà sostenere ulteriori costi di sviluppo. Da regolamento, i propulsori 2022 saranno bloccati fino al 2025 prima di un importante disciplinare che entrerà in vigore dal 2026, quando le power unità saranno molto più semplificate e non disporranno della componente MGU-H.

IL MOMENTO DELLA RIVALSA È ARRIVATO

Una bella rivincita per Honda. Il fornitore giapponese ha fatto il suo ingresso in Formula 1 nel 2015, con la McLaren. Sebbene l’obiettivo fosse quello di ripercorrere i fasti del passato, il risultato non avrebbe potuto essere più disastroso. La potenza del propulsore non era all’altezza di un team di Formula 1 del calibro di quello inglese e l’affidabilità era il vero punto debole del motore Honda. Una chiusura della partnership tecnica tra le parti era inevitabile.
Successivamente i nipponici hanno iniziato a lavorare prima con Toro Rosso e poi con Red Bull. E proprio il Mondiale di Verstappen ha rappresentato la cura perfetta per l’immagine di Honda dopo i tanti momenti negativi vissuti degli ultimi anni. Il team di Milton Keynes dispone di una power unit di alto livello dove l’affidabilità ha dimostrato di poter sfiorare la perfezione. Ora che è finalmente giunto il momento di divertirsi, era chiaro che le strade di Red Bull e Honda non potessero dividersi così facilmente.