Credits: Alpine Twitter
L’asturiano non è estraneo al fenomeno dell’iperbole e dell’ottenere meno di quanto in realtà meriti. La gioia di essere nuovamente in Formula 1 è tangibile, infatti di appendere il casco al chiodo non se ne parla. Ma che dire della sua affermazione inerente all’aver perso finora 60-70 punti per sfortuna? All’effettivo Alonso quanti punti ha perso in questa stagione? Non c’è dubbio che lo spagnolo stia svolgendo una stagione di alto livello, nonostante abbia come contro principale l’età anagrafica: quasi 41 anni.
Né vi è alcun dubbio che sia stato estremamente sfortunato quest’anno. Ciò significa che i 29 punti ottenuti non gli rendono giustizia. Lui ha affermato di essere “al livello del 2012”, stagione in cui ha concluso al secondo posto nel mondiale piloti. In quell’occasione aveva soltanto tre punti in meno rispetto al campione del mondo Sebastian Vettel, con una vettura che non era affatto performante per ottenere il titolo. Quindi Alonso ha ragione quando afferma di aver perso punti importanti?
Passando al setaccio la stagione fatta finora, selezionando i fine settimana in cui non ha ottenuto ciò che meritava e assegnando un’ipotetica cifra di punti persi, possiamo capire quanto sia accurata la sua stima. Secondo il calcolo effettuato da The Race, l’asturiano non ha esagerato. Anche se ha dato la sua stima prima del Gran Premio d’Austria, nei nostri calcoli includeremo anche l’intero weekend del Red Bull Ring. Per fattori esterni, che siano dettati da problemi di affidabilità o disavventure strategiche, in sei delle undici gare disputate in questa stagione, Alonso ha perso punti importanti. Non si terrà conto dei punti persi per penalità.
Iniziamo dai Gran Premi in cui non ha perso punti. Nella prima gara della stagione in Bahrain è partito ottavo e ha concluso al nono posto, a causa delle difficoltà riscontrate con la gestione delle mescole. Invece a Miami, nel quinto appuntamento stagionale terminò in ottava posizione, ma ricevette due penalità e venne retrocesso all’undicesima piazza. Una penalità la ricevette per una collisione con Pierre Gasly, l’altra per aver tagliato la pista e quindi tratto un vantaggio al penultimo giro.
Questi potrebbero essere considerati quattro punti persi, se si ritenessero ingiuste entrambe le penalità ricevute. Per il GP di Monaco ha iniziato e terminato la gara in settimana posizione e invece in Azerbaijan ha avuto un weekend relativamente semplice, partendo decimo e terminando in settima posizione. In Gran Bretagna invece si è qualificato settimo e ha concluso con un ottimo quinto posto, in un weekend finalmente senza problemi. E invece negli altri Gran Premi cos’è successo?
I guai iniziano dal GP dell’Arabia Saudita, quando Alonso ha perso i primi 8 punti, a causa di un ritiro. Il sesto posto era alla portata e il ritmo mostrato era incalzante, ma l’asturiano non ha potuto far nulla dinnanzi a problemi al motore. La sfortuna l’ha accompagnato anche in Australia, stavolta sin dalle qualifiche. Nel primo fine settimana in cui la A522 sembrava davvero essere in grado di poter fare grandi cose, l’iberico è stato costretto a prendere il via della corsa dalla decima posizione della griglia.
Secondo una ricostruzione dei colleghi di The Race, a bloccare il giro da urlo Alonso in Q3 è stata una guarnizione. Questo inconveniente ha causato una perdita d’olio, attivando una modalità provvisoria di sicurezza. In gara è andata anche peggio, infatti ha ottenuto la 17esima posizione. Una strategia sbagliata infatti ha fatto precipitare la vettura #14 nel traffico, situazione letale per le mescole dello spagnolo. Visto il passo gara dei piloti Mercedes, sembra molto probabile che il quinto posto davanti alle McLaren fosse alla portata. Così Alonso ha perso altri dieci punti.
La nuvola di Fantozzi continua a seguirlo anche a Imola facendogli perdere sei punti. Il degrado delle mescole non gli ha consentito di sfruttare pienamente il quinto posto ottenuto in qualifica e nella Sprint Race deve accontentarsi della nona piazza. In gara è notte fonda, infatti è costretto al ritiro a causa della collisione con Mick Schumacher. Le carte in tavola per poter ottenere un discreto settimo posto c’erano tutte, eppure. Non poter mostrare la propria competitività è frustrante, la stagione è lunga, ma…
In Spagna il non approdo in Q2 è stato figlio di una cattiva gestione del suo ultimo giro, che lo ha portato a rimanere bloccato nel traffico e quindi a interrompere il giro. Inoltre a causa della sostituzione della power unit è partito dal fondo della griglia. Con una strategia a tre soste ha concluso in nona posizione, ma con un weekend esente da problemi avrebbe potuto facilmente battere il compagno di squadra. Esteban Ocon ha ottenuto il settimo posto, ma visto che è difficile fare una previsione precisa di come sarebbe andata a finire, si ipotizza che Alonso abbia perso 4 punti.
In Canada si è reso protagonista di un’eccellente qualifica, ottenendo la seconda piazza della griglia. In gara invece un problema al motore, sommato a una strategia penalizzante, lo hanno rispedito nelle retrovie. Dopo aver concluso in settimana posizione, viene relegato in nona, a causa di penalità inflitta per diversi cambi di traiettoria effettuati per difendersi da Bottas. Analizzando il passo della Mercedes di Hamilton, è probabile che Alonso sarebbe arrivato quarto, quindi i punti che ha perso sono ben dieci. La danza della sfiga prosegue anche in Austria, ma finirà mai?
I punti persi stavolta sono nove. Iniziamo dal principio: ottiene un ottavo posto in qualifica, ma senza problemi al fondo avrebbe potuto ottenere un sesto posto. La sua Sprint Race finisce prima ancora di iniziare, perché a causa di un problema probabilmente elettrico rimane fermo, mentre tutti gli altri effettuavano il giro di formazione. Il potenziale per ottenere un sesto o settimo posto c’era tutto, eppure per un’anomalia all’anteriore sinistra, causato da un fissaggio errato è stato costretto a effettuare un ulteriore pit stop. Non va oltre la decima piazza, ma al netto dei problemi poteva aspirare a un settimo posto nella Sprint e a un sesto in gara.
Per avere un’analisi precisa si dovrebbero calcolare i punti persi da ogni pilota a causa di circostanze al di fuori del loro controllo e riadattare così i risultati di ogni gara. Ma questo dimostra quanto Alonso non abbia fatto un’affermazione fuorviante sugli effettivi punti che ha perso finora. Dai calcoli effettuati i punti persi sono 47 che sommati ai 29, lo piazzerebbero in settima posizione nella classifica piloti, con 76 punti, quindi al vertice tra i piloti del centro gruppo. Numeri a parte, l’asturiano ha mostrato ampiamente di avere ancora talento, velocità e dedizione da vendere, ma quando i numeri saranno dalla sua parte?