Per Valentino Rossi la Formula 1 non è stata così lontana

Valentino Rossi Formula 1

Credit: gt-world-challenge-europe.com

Valentino Rossi è stato veramente vicino a fare il suo debutto in Formula 1. Tutto cominciò per scherzo, con Domenicali e Montezemolo

Nonostante l’addio alle due ruote, alla fine dello scorso anno, e la sua nuova avventura da papà, Valentino Rossi non ha certamente accantonato la sua passione per il mondo dei motori e in particolar modo per le quattro ruote. L’ex centauro di Tavullia, ha ammesso di essere stato molto vicino a un ingresso in Formula 1. E non con un ruolo da comparsa.

Nel 2006 Valentino Rossi fece un test proprio a bordo della Ferrari sul tracciato del Ricardo Tormo dove si è confrontato direttamente con altri piloti ufficiali di Formula 1. Era veloce. E questo, almeno per un certo periodo, mise in dubbio il suo futuro in MotoGP: “Ho fatto due test a bordo di una una Formula 1. Una volta con la Ferrari, che ha rappresentato il momento in cui sono stato più vicino al salto in Formula 1 a fine 2006“, ha raccontato il Dottore all’interno della conferenza stampa per il GT World Challenge Europe.

Terzo pilota Ferrari o titolare in Sauber

La prima volta del Dottore a bordo di una Ferrari avvenne il 21 aprile 2004, a Fiorano. Fu la prima volta per Valentino Rossi a bordo di una monoposto di Formula 1. Un test che avrebbe dovuto rimanere segreto, ma non fu così.
Invece, a Valencia, il centauro ebbe la possibilità di confrontare i suoi risultati con quelli dei piloti professionisti. Chiuse la sua sessione in nona posizione, a un secondo e mezzo dal miglior tempo, stabilito da Alonso.

Tutto è iniziato per scherzo con Stefano Domenicali e Luca Di Montezemolo, che mi hanno fatto provare la vettura – ha proseguito l’ex motociclista – Non andò male, ero abbastanza veloce. Ma io volevo fare un test vero, con altri piloti“.

E proprio i risultati e le sensazioni che si portò via dalla due giorni di test sul tracciato del Ricardo Tormo lo fecero riflettere sul prosieguo della sua carriera sportiva. Se avesse dovuto proseguire in MotoGP, oppure, al contrario, se avesse dovuto azzardare il salto in Formula 1.

Il piano era di quello di diventare il terzo pilota Ferrari o di correre con la Sauber, ma decisi di restare in MotoGP. Presi la decisione in aereo, nel viaggio di rientro, a termine del test collettivo a Valencia, perché sapevo che avrei potuto vincere più titoli e correre per molte più squadre. E fu la decisione giusta. Ma sono stato davvero vicino al grande salto, a fare un cambiamento importante“, ha concluso.