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Il Gran Premio di Gran Bretagna farà discutere, queste pagelle…pure. Ma mettetevi nei panni di chi deve farle. Un contatto pericolosissimo al primo giro tra i due aspiranti al titolo mondiale. Una Sprint race noiosa, anzi no, interessante, oppure forse da rivedere, chi lo sa. La Ferrari a un pelo (e due giri) dal ritorno al successo. Sul filo tra trionfo e paura, insomma, tra emozione e voglia di dirsi in disaccordo su tutto.
E il professore che deve fare allora? Bah, ci prova, come di fronte ad una classe turbolenta che non vorrebbe mai scrutinare. Ma ci tocca e quindi togliamoci subito il dente e diamo i voti di questo vorticoso Gran Premio di Gran Bretagna, a cui hanno assistito in numero semplicemente assurdo (è un altro discorso) una marea di spettatori e finito con Verstappen in ospedale e Hamilton a festeggiare.
GRAN PREMIO DI GRAN BRETAGNA 9: da infarto il primo giro. Non certo l’ideale per riprendersi tutti quelli successivi. Stupendo come sempre il circuito. A parte lo spavento iniziale averne di gare così. Perchè non 10? Perchè in pole c’era un pilota che non aveva fatto la pole, ecco perchè. Ma avremo modo di riparlarne.
DIREZIONE GARA 10: è rischioso mettere questo voto all’inizio delle pagelle. Perchè in molti chiuderanno il PC come reazione. Però oggi Masi si è trovato di fronte alla decisione più difficile che si possa immaginare, come un arbitro a dubitare di un rigore in una finale. L’incidente è stato colpa di tutti e due, forse un po’ più di Hamilton. E allora si è data una penalizzazione ad Hamilton. Il dibattito sarà infinito, ma è un verdetto che non fa una piega.
HAMILTON 8,5: bravissimo il venerdi, con una Mercedes che con le modifiche forse ha recuperato qualcosina. Impotente nella Sprint race, opposto ad un Verstappen incontenibile. Temerario al primo giro, quando sa che si sta giocando la sola possibilità per battere l’avversario. E l’incidente? Non ha fatto tutto quanto possibile per evitare il contatto, ma neanche l’ha fatto apposta, nè ha messo in pratica manovre scandalose. La rimonta finale è un’altra pagina di una carriera epica. Alti e bassi, insomma. Non sapevamo proprio che voto dare, abbiate pietà.
VERSTAPPEN 8,5: sì, anche a lui. Per la prestazione nella Sprint race, per la grinta del primo giro e per una convalescenza che speriamo più breve possibile. Che spavento Max!
LECLERC 9: due giri in meno e sarebbe stata vittoria. La Ferrari non è la carretta di due mesi fa, ma in rettilineo paga ancora un bel dazio nei confronti degli avversari. In curva invece è stabile come una…Red Bull. E Charles ci mette tutto il resto, con partenze perfette, un primo stint da campione e una strenua resistenza finale. Bella reazione dopo un periodo un po’ appannato.
BOTTAS 6: c’è tutto lui, in questo podio. Sbaglia tutte le partenze, soffre contro le McLaren, almeno fa passare Hamilton senza fargli perdere neanche un decimo. E poi porta punti per la classifica costruttori. Ma è proprio il minimo sindacale.
NORRIS 8: sogna il podio, ma la McLaren è imprendibile in rettilineo, un po’ imbizzarrita invece nelle curve lente. Lui tira fuori il massimo, come sempre.
RICCIARDO 7,5: più vicino a Norris rispetto al solito. Ma sempre dietro.
SAINZ 8: sfortunato nella Sprint race, ma eccellente nel primo stint. Se non gli avessero sbagliato il pit stop avrebbe potuto insidiare Norris. E se il motore Ferrari fosse un po’ più potente non si sarebbe piantato dietro a Ricciardo per venti giri. Un risultato che non rende merito alla sua bravura.
ALONSO 8,5: una Sprint race da favola, degno prologo di una gara altrettanto entusiasmante. Ocon ha la faccia piena di polvere, poveraccio.
PEREZ 3: con la macchina migliore del mondiale disputa un Gran Premio di Gran Bretagna semplicemente allucinante, per tutti e tre i giorni. Grave l’errore nella Sprint race, incapace di rimontare la domenica, perso tra consumo delle gomme e strategie inefficaci. Il giro più veloce diventa persino beffardo, per un pilota da cui la squadra si aspetta ben altro rendimento.
VETTEL 3: butta al vento un quasi sicuro piazzamento a punti col solito testa coda in uscita di curva. Ma non avevamo detto che non ne avresti fatti più, caro Seb? E poi quegli interminabili giri dietro a Latifi…
MAZEPIN 6: arriva o non arriva davanti a Mick Schumacher? Conclude o no il fine settimana senza errori? E poi stavolta nessun collega si lamenta del suo comportamento in pista, che stava diventando una sorta di sport aperto a tutti. E allora la sufficienza stavolta è giusto dargliela.