Monza, futuro in bilico. Ecclestone: «Baku pronta per sostituire il GP d’Italia»

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Nonostante le rassicurazioni provenienti da impianto brianzolo e dal Presidente dell’ACI Milano, Ivan Capelli, il futuro di Monza e del Gran Premio d’Italia si fa sempre più nebuloso. Proprio pochissimi giorni fa, in occasione di una lunga intervista rilasciata al collega Pino Allievi della Gazzetta dello Sport, Bernie Ecclestone aveva lasciato pochi spiragli di luce agli appassionati italiani che sognano la firma del rinnovo contrattuale tra l’Autodromo Nazionale di Monza e la Formula 1. Non è più un mistero. Il futuro del Gran Premio d’Italia è seriamente a rischio e Bernie Ecclestone torna alla carica, paragonando la situazione del circuito brianzolo con quella della Germania: «Dovremo aspettare e vedere. Non c’è ancora un accordo, un po’ come è successo con la Germania», ha raccontato il Patron del Circus.

L’Italia e la Gran Bretagna sono le uniche due nazioni del mondo che possono vantare un record importantissimo per quanto riguarda la Formula 1, fin dal 1950, hanno preso parte a tutte le edizioni del Mondiale, Monza è sempre stata la sede, tranne che nel 1980, quando il Gran Premio d’Italia si trasferì a Imola: «Vi posso dire una cosa? In passato mi era stato detto che senza la Francia, non ci sarebbe stato seguito in Formula 1. Lo stesso è accaduto anche per la Germania. Abbiamo, invece, valide alternative – ha continuato l’84enne facendo un chiaro riferimento all’Azerbaigian, che dovrebbe fare il suo ingresso in Formula 1 proprio nel 2016 – Quella di Baku sarà senza alcun dubbio una bella gara. Non c’è nulla di cui preoccuparsi: abbiamo verificato che vengano rispettati i diritti umani e tutti saranno felici», ha concluso. Ecclestone ha svelato le sue carte: l’Azerbaijan farà presto parte del Mondiale di Formula 1, probabilmente proprio a discapito dell’Italia.

Eleonora Ottonello
@lapisinha