Formula 1

Mercedes, troppo ottimista con le dimensioni del radiatore

Mercedes “troppo ottimista” con le dimensioni del radiatore in mezzo a problemi di raffreddamento

I problemi di surriscaldamento della Mercedes in Austria sono stati causati dal produttore “un po ‘ottimista” con le dimensioni dei suoi radiatori all’interno della W10. La Mercedes ha sofferto di problemi di surriscaldamento durante il weekend del Gran Premio d’Austria, spingendo la squadra ad aprire la carrozzeria della W10.

La situazione della Mercedes è stata accentuata dalle temperature ambientali eccezionalmente calde, con il contributo di Valtteri Bottas terzo e Lewis Hamilton solo quinto. Infatti il direttore tecnico di bordo Andrew Shovlin, ha detto: “Fondamentalmente l’auto non ha radiatori abbastanza grandi e su questo che siamo stati un po’ ottimisti con quanto potevamo uscire dal sistema di raffreddamento. È insufficiente a quello che speravamo di ottenere, e significa che stiamo portando avanti questo problema, dove nelle gare molto calde dovremo lottare per mantenere tutto abbastanza fresco”.

Continuando: “È possibile aumentare la quantità di raffreddamento che si ottiene dall’auto aprendo le uscite della carrozzeria. In Austria erano 35 gradi centigradi, che in realtà ci mettevano all’estremità superiore di quello che potevamo ottenere semplicemente aprendo la macchina. Quindi eravamo al limite. Quando arrivi a quel punto sei davvero limitato nelle tue opzioni. Quando arrivi a quel punto sei davvero limitato nelle tue opzioni. Puoi iniziare a usare il lift e il coast, che è il punto in cui i piloti arrivano verso la fine del rettilineo e fanno marcia indietro”.

Infine: “Puoi anche abbassare un po’ il motore, quindi genererà meno calore, ma hai meno potenza e sei più lento sui rettilinei. Quindi, è stato sicuramente un limite significativo in Austria. Stiamo lavorando sui sistemi – stavamo lavorando su di loro prima dell’Austria – per cercare di migliorare questo problema e dovremmo essere in una posizione migliore. Ma tutto si riduce davvero al design fondamentale della vettura, dove nella spinta per un packaging molto stretto, abbiamo finito per essere sottoterra nel complesso”.

Ruggiero Dambra

Mi chiamo Ruggiero e sono un ragazzo pugliese di 24 anni, studente di giurisprudenza (presso l'Università degli Studi di Bari) e appassionato di Formula 1 fin da bambino. La mia "carriera" come editore inizia nel 2013 con la creazione di un piccolo blog dedicato inizialmente alla cronaca, per poi passare ad occuparmi interamente di motorsport. In seguito ho scritto per diversi siti riguardanti la F1, fino ad iniziare la mia avventura con F1world nel settembre 2018. Accreditato dalla Federazione Internazionale dell'Automobilismo (FIA) potrete vedermi qualche volta in giro nel paddock. Quando mi chiedono chi vincerà il mondiale secondo me, io rispondo: "Il migliore".

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