Credits: Pirelli Press Area
Fra tutte le innovazioni previste per il 2022 dal regolamento tecnico, non deve passare in sordina il passaggio della Formula 1 alla benzina E10. In Mercedes sono convinti che si tratti di uno dei cambiamenti più significativi dell’era ibrida. Alla base di questa novità c’è l’intento da parte della Formula 1 di diventare sempre più ecosostenibile: l’obiettivo ultimo è quello di eliminare dal carburante ogni traccia di carbone entro il 2030. Fino al 2021, le monoposto erano state alimentate da una miscela E5 composta al cinque per cento da etanolo e, al novantacinque per cento, da tradizionali combustibili fossili. Nel 2022, la quantità di etanolo salirà al dieci per cento.
I test sulla benzina E10 sono cominciati a luglio 2021, e alcune voci avevano suggerito che la perdita di potenza iniziale per le power unit si aggirasse fra gli 80 e i 110 cavalli. Da allora tutti i costruttori hanno lavorato alacremente per risolvere il problema, e ad oggi il deficit dovrebbe ammontare a 20 cavalli. La questione era stata affrontata recentemente da Helmut Marko. Negli ultimi giorni si è espresso sull’argomento anche Hywel Thomas, capo ingegnere della Mercedes per il progetto power unit.
“Il processo di sviluppo del carburante si sta svolgendo sotto forma di collaborazione fra noi e la Petronas“, ha spiegato Thomas. “L’obiettivo comune è far sì che la nuova benzina e la power unit si adattino reciprocamente nel miglior modo possibile. Tutto nasce da un progetto studiato a regola d’arte, per assicurarci che lo sviluppo proceda nella direzione giusta. Abbiamo vagliato molte opzioni, fatto test con un singolo cilindro in funzione e successivamente con un intero motore V6… Non va sottovalutata la quantità di lavoro che questo ha richiesto”.
“È dall’inizio dell’era ibrida che la benzina è composta anche da elementi biologici“, ha proseguito Thomas. “Da regolamento, doveva trattarsi del 5.75 % del volume complessivo. A partire dal 2022, la percentuale è aumentata a 10, e l’utilizzo dell’etanolo fra i componenti biologici è diventato obbligatorio“. Questo cambiamento ha prodotto finora risultati contrastanti. “In alcune aree abbiamo ottenuto subito ottimi riscontri, ma in altre c’è ancora molto da lavorare sulla performance. Dobbiamo far sì che power unit e benzina si integrino nel miglior modo possibile, per massimizzare i benefici di quello che funziona e ridurre al minimo gli effetti negativi di ciò che ancora è imperfetto”, ha concluso Thomas.