Credits: McLaren F1 Twitter
Lo scorso 11 febbraio è toccato alla McLaren rivelare al mondo la monoposto per il campionato 2022. Figlia del nuovo regolamento, la MCL36 ha dovuto rispettare tutta una serie di parametri, alcuni dei quali slegati dalla pista. Un primo ostacolo che la McLaren ha dovuto affrontare in vista della nuova stagione è stata, a detta di Andreas Seidl, rientrare nel Budget Cap. “Una delle grandi sfide per la nuova stagione – ha dichiarato il Team Principal McLaren durante la presentazione della nuova vettura – è stata progettare una monoposto da zero seguendo però le limitazioni al budget introdotte anch’esse quest’anno”.
“Abbiamo dovuto mettere molte cose in discussione – ha proseguito Seidl – aspetti del passato ai quali eravamo abituati. L’approccio alla progettazione ad esempio, il design e la costruzione dei componenti, l’utilizzo di materiali più economici e così via. Abbiamo ripensato molto al numero di parti da produrre in relazione alle singole specifiche. Questo ha portato alla luce nuovi scenari anche su processi che seguivamo in passato”. A livello tecnico invece una delle rivoluzioni balzate da subito all’attenzione degli occhi più attenti ha riguardato la filosofia delle sospensioni utilizzata fino allo scorso anno.
Se infatti le ultime creature della facility di Woking erano progettate e costruite con sospensioni push-rod sull’anteriore e pull-rod sul posteriore, nel 2022 il team coordinato dal Technical Director James Key ha optato per un’inversione delle due soluzioni. L’ultima McLaren con questo tipo di design risale al 2013, con la MP4-28. Secondo lo stesso Key questa sarà la soluzione ottimale per queste nuove vetture. “Credo sarà abbastanza ovvio non appena le macchine scenderanno in pista, e solo soluzioni non facilmente replicabili in corso d’opera” – ha dichiarato Key a The Race.
“Il concept delle sospensioni è dettato dall’aerodinamica. Sull’anteriore è l’unica cosa con cui puoi giocare tra l’ingresso sotto la pancia della monoposto e l’ala anteriore. Dipendentemente dalle soluzioni scelte per l’alettone anteriore e il fondo della monoposto si riesce a capire quale tipo di sospensione si adatterà meglio al tutto. Credo vedremo soluzioni molto differenti. Per noi questa è sembrata la strada giusta, sicuramente ha i suoi vantaggi. E’ sicuramente una sfida, ma abbiamo passato molto tempo a perfezionare questa scelta. Sono molto fiducioso del lavoro svolto. Il posteriore è tutta un’altra storia, ma siamo convinti di non aver bisogno del pull-rod ora”.