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La Formula 1 è pronta a prolungare i regimi di Safety Car per evitare i rischi corsi durante il GP dell’Emilia Romagna. A Imola sei piloti hanno avuto il permesso di sdoppiarsi e superare la vettura di sicurezza nonostante i commissari di pista stessero ancora lavorando per ripulire la sede stradale. Agli inglesi di RaceFans.net Michael Masi, direttore di gara, ha spiegato che in futuro le procedure potrebbero essere diverse.
“Abbiamo già cambiato le modalità di sdoppiaggio, ne abbiamo discusso con i team manager e i piloti”, ha spiegato l’australiano. “Ma ho anche chiarito che in queste circostanze potrebbero essere necessari uno o due giri in più. Questa è solo una delle tematiche che abbiamo affrontate. Abbiamo avuto una bella discussione sia con i team manager giovedì in Turchia, sia con i piloti venerdì sera. E al momento, per come sono i regolamenti, è più un processo e un aspetto procedurale, che un vero aspetto normativo“.
Ulteriori preoccupazioni sulla sicurezza dei marshal sono state sollevate durante il Gran Premio di Turchia. I piloti hanno criticato la decisione della Race Control di iniziare la Q2, in condizioni di bagnato, mentre i commissari e una gru erano ancora in pista in curva otto per recuperare una vettura che era finita fuori durante la sessione precedente.
In realtà il semaforo verde era stato dato perché al direttore di gara era arrivata la comunicazione che al passaggio delle vetture la gru sarebbe stata oltre i guardrail. Al portale inglese, Masi ha spigato il retroscena, ammettendo che effettivamente la situazione è stata ‘assolutamente non ideale’.
“Mentirei se dicessi che era una situazione ideale”, ha dichiarato Masi. “Tuttavia abbiamo esteso la zona di doppia bandiera gialla, quindi non solo dalla curva otto ma fin dall’inizio della curva sette per dare a tutti un ampio avvertimento. In più essendo impegnati in un out-lap per i piloti non c’erano motivi per spingere”.
Gli ultimi incidenti e le susseguenti Safety Car, hanno spinto in molti a sostenere che il controllo della gara abbia dato la priorità a mantenere “lo spettacolo” più che la sicurezza, una visione che Masi non accetta per niente, ma anzi aggiunge di aver chiarito che ai marshal deve essere dato tempo sufficiente per rendere sicure le sedi d’incidente: “In generale preferisco far fare un giro in più di Safety Car, ma garantire la tranquillità di chi lavora a bordo tracciato”.