Gran Premio Stati Uniti Lewis Hamilton: l’arte di rischiare 27 Ottobre 2015 Riccardo Cinti Credits: Mercedes AMG F1 Media Alzi la mano chi, il 28 settembre 2012, alla vigilia del Gran Premio del Giappone che si dimostrerà poi cruciale per le sorti del mondiale, non è rimasto basito dall’annuncio dell’ingaggio di Hamilton da parte della Mercedes. Molti appassionati, tra cui io, eravamo d’accordo sul fatto che questo sarebbe stato ”Un suicidio” o ”La rovina di una carriera”. Terminerà, con un ritiro, a Interlagos la storia d’amore tra Lewis Hamilton e quella McLaren che lo ha coccolato prima e lanciato nel grande circus poi. Per Lewis era una scommessa cambiare aria, in un team dove ritrovava l’amico-rivale Nico Rosberg che nel frattempo si era imposto su Michael Schumacher e dove si trovava a fare i conti con l’intramontabile problema del consumo delle gomme Pirelli. Nel 2013 il bottino è di una vittoria (e una probabile sfumata con il famoso GP di Silverstone 2013) 5 podi e 5 Pole Position di cui 4 consecutive ma il bello doveva ancora arrivare perché l’anno successivo c’è uno stravolgimento totale delle regole e la casa di Brackley ne trae vantaggio aggiudicandosi il costruttori anzitempo con una doppietta a Sochi al quale ci si era abituati e il piloti all’ultimo GP dopo un estenuante lotta durata tutta la stagione tra Rosberg che a sorpresa è riuscito a contendere il mondiale mantenendo la testa della classifica a lungo ma che alla fine torna tra le mani di Lewis dopo 6 anni dal primo sigillo iridato. Il 2015 invece è la stagione della riconferma. L’inglese fa tesoro degli errori della stagione precedente, e colma le lacune tenendo a bada tutti. Tiene distante Rosberg a Melbourne, in Cina e a Sakhir. Di nuovo in Canada dopo aver subito il ritorno di Rosberg in Spagna e a Monaco dove, insicuro che le sue gomme tenessero, regala il secondo successo stagionale al suo compagno e il terzo al Red Bull Ring. Dominatore in Inghilterra ma molto sottotono a Budapest dove in una gara pazza si rende protagonista di una marea di errori. Torna però a dominare sia a SPA che a Monza e proprio sul circuito della Brianza Lewis Hamilton affonda gli artigli sul mondiale. A Singapore la Mercedes per la prima volta non gode della sua solita superiorità e concluderà quarta col solo Rosberg mentre l’inglese è ritirato per un problema al motore. A Suzuka Rosberg sembra non averne più e perde la gara alla prima curva mentre a Sochi dopo aver condotto la gara per i primi giri è costretto a cedere la leadership della gara in favore dell’anglo-caraibico per noie al motore. Il terzo sigillo arriverà ad Austin, in un week end segnato dall’avvento dell’uragano Patricia. Non è una gara dove si è visto il miglior Hamilton, inferiore al compagno sia sull’asciutto che sul bagnato ma fortunato e capace di sfruttare le situazioni chiudendo il discorso iridato al primo match point. Con il mondiale 2015 Hamilton si consacra nuovamente, dimostrando sempre più maturità, eguagliando e superando i numeri del suo idolo Ayrton Senna confermando anche che questo è il momento più alto della sua carriera vincendo anche una ”scommessa” iniziata con il passaggio in Mercedes. Tags: 2015, Lewis Hamilton Continue Reading Previous VIDEO Lewis Hamilton troppo cattivo con Rosberg alla prima curva?Next Hamilton per la terza volta primo della classe. Ecco le pagelle di tutti i protagonisti