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Scuderia Ferrari Club

La voce dei Ferrari Club: SFC Vedano al Lambro

Il presidente Giovanni Marras ci ha raccontato la passione che alimenta lo Scuderia Ferrari Club di Vedano al Lambro

Enzo Ferrari diceva: “Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere” e aveva ragione. Tutte le parole utili per descrivere il tifo dei Tifosi apparirebbero comunque vuote. Quando diciamo ‘Ferrari’ pensiamo subito al colore rosso e alla grande passione che i fan mostrano di avere. E’ una passione che da sempre smuove le folle e che le riversa sulle gradinate degli autodromi di tutto il mondo. Una passione che ha spinto i suoi Tifosi a creare dei Club per essere più vicini al team e per condividere il loro tifo. Sono loro la marea rossa che sventola le bandiere con il cavallino rampante e l’enorme cuore.

Per poter conoscere più da vicino il sentimento #essereFerrari e la loro passione, F1world ha avuto l’immenso piacere di intervistare Giovanni Marras, presidente dello Scuderia Ferrari Club Vedano al Lambro.  Lo SFC di Vedano al Lambro vanta il lustro si essere stato il primo Club al mondo a ricevere la denominazione ufficiale, fondato nel 1967 quest’anno festeggia i suoi 55 anni di storia!

Quando è nato il vostro sodalizio?
Siamo nati nel 1967, infatti quest’anno festeggeremo il 55° di fondazione. Il giorno della nostra nascita, oltre ad essere significativo merita di essere raccontato. Ci troviamo a Vedano al Lambro, il paese ubicato alle porte dell’Autodromo Nazionale di Monza, dove la domenica, oltre al suono delle campane, la musica di sottofondo è quella dei motori. Era inevitabile che nascesse un Club di tifosi appassionati di motori, la naturale conseguenza fu pensare alla Ferrari. Anzi allora si pensò di dedicarlo a Enzo Ferrari, il “Commendatore” famoso in tutto il mondo per le vittorie delle sue vetture rosse.

Era l’anno 1967 e la fantasia degli sportivi era sollecitata dai duelli fra Ferrari e Ford nel Campionato Mondiale Prototipi, allora più popolari e seguiti dei GP di Formula 1. In occasione della 1000 chilometri di Monza, precisamente il giorno delle prove il 24 aprile 1967, un gruppo di tifosi si recò in Autodromo aggirandosi nella zona rimesse con il nuovo e fiammante striscione giallo, con stemma e scritta: Ferrari Club Vedano al Lambro. La trovata, inconsueta per quei tempi nei circuiti, destò curiosità e grazie all’interessamento della Sig.ra Laura Ferrari, moglie del Commendatore, richiamò l’attenzione dei piloti Lorenzo Bandini e Mike Parkes che di buon grado si prestarono per farsi fotografare dietro il nostro striscione e testimoniare il debutto ufficiale del Club.

Quali sono le vostre attività e come siete organizzati?

La nostra Associazione non ha fine di lucro, lo scopo principale è l’aggregazione di appassionati per supportare la Scuderia Ferrari di Formula 1 e in generale seguire le competizioni sportive motoristiche in cui partecipano soprattutto vetture a marchio Ferrari, discutere e analizzare globalmente gli avvenimenti motoristici. Negli anni, abbiamo organizzato numerose trasferte sempre confortate da una massiccia presenza di soci per seguire le Rosse di Maranello. Non c’è circuito europeo che non sia stato da noi frequentato. Purtroppo, però, negli ultimi anni non è più stato possibile organizzare viaggi in pullman per seguire i GP sia a causa del caro biglietti e sia a causa della scarsa attitudine dei più giovani ad adattarsi allo stile “spartano” di una trasferta improntata sul contenimento dei costi in generale.

Ugualmente riusciamo a seguire alcuni GP in calendario avvalendoci delle nostre autovetture o noleggiando camper. Monaco, Austria, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Ungheria e Inghilterra sono le nazioni più visitate. Il Club è gestito da un Consiglio Direttivo che viene eletto dall’Assemblea Generale dei Soci, è formato da 7 Consiglieri che rimangono in carica 3 anni. Il Consiglio Direttivo, nella sua prima seduta, nomina tra i propri componenti le cariche di: Presidente, Vice Presidente, Segretario e Tesoriere. Il Club si è dotato di un proprio Statuto Societario che ne regola la vita sociale, oltre ad attenersi scrupolosamente al Regolamento Ufficiale di Ferrari s.c.a.r.l.

 

Credits: SFC Vedano al Lambro

 

Non avendo nessun scopo di lucro, da sempre per noi rappresenta un preciso e puntiglioso impegno devolvere eventuali utili derivanti dalle manifestazioni che organizziamo a scopi benefici ed umanitari. Tra i vari eventi che organizziamo, siamo particolarmente orgogliosi delle serate in cui ospitiamo personalità del Motorsport che vengono da noi per presentare un loro libro o per interloquire sul mondo dei motori con il pubblico accorso. Altra manifestazione importante è il Premio Memorial Brambilla da noi istituito dopo la scomparsa del pilota Vittorio Brambilla al quale è stato accomunato il fratello Tino a seguito della sua dipartita, entrambi soci del nostro sodalizio nei primi anni di fondazione.

Si tratta di un riconoscimento che il Consiglio Direttivo assegna ad una personalità che si è particolarmente distinta nell’ambito motoristico. Quest’anno si terrà la ventiduesima edizione, tra i premiati figurano nomi prestigiosi come Giorgio Piola, Giancarlo Minardi, Nestore Morosini, Pino Allievi, Giorgio Terruzzi Arturo Merzario, Ezio Zermiani, Bruno Giacomelli, , Andrea de Adamich, Riccardo Patrese, Leo Turrini, Giampaolo Dallara.

Ma una parte rilevante delle nostre attività è rivolta al sociale, numerose sono state le donazioni nel corso degli anni che hanno riguardato Enti o Associazioni, tra le quali ci piace ricordare l’acquisto di un furgone attrezzato per la U.I.L.D.M., donazioni a Telefono Azzurro, A.I.D.O., U.N.I.T.A.L.S.I, Fondazione Francesca Rava e Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica. Siamo orgogliosi di aver fornito il nostro contributo fondamentale agli Amici dell’Unitalsi per la costruzione del Centro Diurno per Servizi Sociali “Casa Francesco” e per aver contribuito in modo determinante all’organizzazione di numerose edizioni della manifestazione “Diamoci la Mano”, dove persone diversamente abili passavano una intera giornata spensierata con tante attrattive gestite da noi come, il volo frenato in mongolfiera, giri su moto e quad, e altri giochi vari.

Prestare la nostra manodopera per operazioni di manutenzione ordinaria presso la casa-famiglia estiva Casa della Gioia in Liguria, sono momenti che ti lasciano un ricordo indelebile, perché danno un senso concreto alla solidarietà. Durante la pandemia da Covid-19 siamo riusciti a raccoglier la somma di € 4200 che abbiamo devoluto all’Ospedale San Gerardo di Monza. Sono esempi concreti di come noi intendiamo abbinare la vita sportiva di un Club alla solidarietà e all’impegno sociale vissuto con particolare impegno verso il territorio in cui ci troviamo.

Qual è stata la miglior giornata a livello di Club che ricordate con più emozione?

La giornata che tutti i Soci ricordano con più emozione è il giorno 23 novembre 2019 in cui è stato premiato l’ing. Giampaolo Dallara nell’ambito del Memorial Vittorio Brambilla. Sì , all’epoca aveva questa denominazione perché il fratello di Vittorio, Tino era ancora in vita. Aver consegnato il Premio nelle mani dell’ingegnere al cospetto di un numerosissimo ed attento pubblico nella straordinaria cornice dell’Autodromo di Monza, grazie al suo Direttore generale Dr. Pietro Benvenuti che ci ha riservato e messo a disposizione la Sala della Regione, che si affaccia direttamente sulla corsia dei Box. E’ stata un’emozione indescrivibile.

Tutta la preparazione dell’evento ha richiesto notevoli risorse organizzative tanto che doveva svolgersi il sabato pomeriggio ma il giorno antecedente la Segretaria dell’ingegnere ci comunicava lo spostamento al mattino dovuto a “improvvisi e imprescindibili impegni sopraggiunti nel pomeriggio”. Nonostante il brevissimo preavviso riuscimmo ugualmente a portare in porto l’evento, con grande successo. L’ing. Dallara ha trovato tra il pubblico persone ed amici che non vedeva da tempo come l’ing. Gentry giunto appositamente dal Regno Unito e Tino Brambilla con cui ha scambiato abbracci e racconti del passato, una sorpresa da lui molto gradita.

Credits: SFC Vedano al Lambro

Il conduttore dell’evento Gigi Vignando, rivolgendo numerose domande ai qualificati ospiti presenti sul palco, ha creato un clima e sereno e complice l’interesse della platea sono stati svelati aneddoti e racconti di vita vissuta nel Motorsport. L’ing. Dallara si è dimostrato un uomo umile, sincero ed appassionato che crede nel suo lavoro e nei giovani, la sua modestia deve essere di esempio per tutti. Un genio, come dice la motivazione ufficiale, con la capacità di rendere facili anche le sfide più impegnative, un uomo che ha fatto della semplicità del vivere quotidiano l’arma vincente del grande successo ottenuto.

Al momento della consegna del Premio, il pubblico gli ha attribuito una lunghissima “standing ovation” che lo ha emozionato, ma che ha ancor di più coinvolto emotivamente tutti i partecipanti. E’ stato un momento esaltante che rimarrà scolpito nella memoria dei presenti, ma che avrà soprattutto una parte fondamentale ed unica nella storia della Scuderia Ferrari Club Vedano al Lambro.

Ripensando a tutto quello che avete costruito come Club, in futuro, cosa vi piacerebbe realizzare che non avete ancora potuto fare?

Ci piacerebbe realizzare in paese, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, un Museo permanente che oltre ad essere la nostra sede sociale, possa contenere tutti i nostri cimeli raccolti in una vita dedicata alla Ferrari: foto, quadri, poster autografati, parti e “pezzi” originali di vetture da corsa, oggetti certificati da Ferrari e tanto altro ancora che permetta ad un visitatore di conoscere la nostra storia e quella dei tesserati che si sono succeduti nel corso degli anni.

La collocazione ideale sarebbe, seguendo un’idea di molti anni fa, nel nuovo Polo Culturale in costruzione, che sorgerà in via Enzo Ferrari, la via che dal centro paese conduce all’ingresso dell’Autodromo e che ogni tifoso percorre per entrare nel Tempio della Velocità. Via che il nostro Club è riuscito a far intitolare al “commendatore” di Maranello ed inaugurata dai piloti della Scuderia Ferrari dell’epoca Alesi e Berger. Museo di cui noi saremmo i curatori e custodi, dove ci sarebbe un catalogo di presentazione con ogni memorabilia presente nell’esposizione.

Credits: SFC Vedano al Lambro

Quali saranno i prossimi appuntamenti che vi vedranno protagonisti?

Come detto anche in precedenza quest’anno ricorre il nostro 55° di fondazione e come tradizione organizzeremo un’esposizione di auto da corsa denominata Expo Racing Cars, si tratta di una mostra che dopo le primi 4 edizioni consecutive dal 1984 ha assunto una periodicità quinquennale. La piazza antistante il Municipio del paese sarà la prestigiosa location. La manifestazione è giunta alla decima edizione, negli anni ’80 l’evento ebbe un successo clamoroso sia per la partecipazione del pubblico, che per la raccolta fondi devoluti poi in beneficenza, ma soprattutto per gli ospiti presenti e le vetture in mostra.

Sono state esposte le migliori monoposto di Formula 1 dell’epoca con vetture dei Campionati Rally e Prototipi e le personalità partecipanti erano tutte di altissimo livello, basta nominare il pilota in carica Ferrari Michele Alboreto, Bruno Giacomelli, Vittorio Brambilla, ing. Carlo Chiti, i giornalisti Marino Bartoletti, Pepi Cereda, Luigi Vignando e altri ancora. Quest’anno l’organizzazione è particolarmente complessa perché a differenza del passato la Ferrari S.p.A. non concede ai Club ufficiali l’utilizzo di una vettura di F1 da esporre ed inoltre vieta l’esposizione di vetture che non siano appartenenti al Gruppo (Ferrari, Maserati, Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Abarth, Jeep e Chrysler).

Questo rende tutto più difficile, soprattutto per un Club come il nostro che non ha grossi introiti perché vive dei tesseramenti annuali e della generosità dei pochi sponsor che annoveriamo. La nostra ricerca continua incessantemente, ma oggettivamente le difficoltà da superare sono enormi, tanto che non abbiamo ancora potuto stabilire una data per organizzare l’esposizione.

L’altra manifestazione di cui siamo particolarmente orgogliosi è il Memorial Brambilla. Giunto alla 22esima edizione, la nostra intenzione sarebbe quella di abbinare Expo e Memorial nello stesso fine settimana, però anche in questo caso stiamo avendo delle “non risposte” dalle personalità interpellate. Sicuramente puntiamo molto in alto e non mancheremo di sorprendere positivamente attribuendo il Premio ad una figura di alto profilo.

Credits: SFC Vedano al Lambro

Continueremo con i nostri “incontri con l’autore”, serate in cui un ospite presenta libri o si presta ad un dibattito con i presenti. Il primo incontro sarà il 6 maggio p.v. con Walter Consonni ed Enzo Mauri che presenteranno in anteprima assoluta il loro libro MONZA ’22 sul centenario dell’Autodromo Nazionale Monza. Ne seguiranno altri di incontri, perché il nostro Club ha puntato molto su questo genere di eventi. Siamo convinti che un incontro con una figura importante appartenente al mondo dei motori sia culturalmente molto più valido ed interessante che organizzare raduni con vetture stradali Ferrari, che sono manifestazioni che lasciamo volentieri ad altri Club perché non ci appartengono e soprattutto non ci rappresentano.

La pandemia di questi ultimi due anni ha reso più complicato e difficile organizzare qualsiasi tipo di evento. Con dedizione e perseveranza ci stiamo risollevando, ma le difficoltà esistono, non ultimo la stessa Ferrari s.c.a.r.l. richiede numerosi adempimenti burocratici che certamente non agevolano e snelliscono il lavoro dei Club. Per ogni evento è necessario richiedere l’autorizzazione e l’approvazione, che in senso lato sono comprensibili, ma poi si scontrano con i tempi realizzativi. Come sempre poi alcuni comportamenti scorretti da parte di qualche Club hanno ripercussioni negative sulla totalità dei sodalizi. Sicuramente inseriremo nel nostro programma una gita sul Lago del Sebino con un pranzo riservato ai soci e alle loro famiglie per festeggiare il nostro 55esimo compleanno.

Credits: SFC Vedano al Lambro

Essendo così vicini all’Autodromo Nazionale di Monza, immagino possiate vantare dei rapporti stretti. Per esempio, so che svolgete servizio presso il circuito durante il GP d’Italia. Com’è nata questa possibilità e in che cosa consiste?

Grazie all’interessamento del nostro Presidente Onorario Ercole Colombo e del nostro Socio Onorario Franco Scandinaro, da oltre 30 anni persone tesserate al nostro Club, a rotazione le più meritevoli per disponibilità e presenza durante le varie manifestazioni da noi organizzate nel corso dell’anno, partecipano all’organizzazione del GP d’Italia prestando servizio gratuitamente in pista presso i cancelli di ingresso al tracciato e le tribunette riservate ai fotografi accreditati, presidiando per l’intero fine settimane le torrette, consentendo l’accesso soltanto agli autorizzati, ma soprattutto agevolando i fotografi e cameramen nello svolgimento del loro lavoro aiutandoli nel trasporto delle loro pesanti ed ingombranti attrezzature.

Si tratta di un compito che nel corso degli anni è andato migliorando. Infatti, in un primo tempo era richiesta anche la sorveglianza notturna perché i palchetti per i fotografi erano costituiti da tubi imbullonati tra loro con pianali formati da tavole di legno, facilmente smontabili e prede notturne di tifosi in cerca di materiale per costruirsi delle impalcature per vedere meglio la corsa. Poi, fortunatamente, l’Autodromo ha messo a disposizione delle tribunette definitive e non più smontabili rendendo inutile il nostro servizio notturno.

Le postazioni lungo il tracciato sono dieci e coprono quasi l’intero percorso. Si inizia dal cancello, che è posizionato in corrispondenza della linea della partenza; una volta piloti, i fotografi e il personale autorizzato passavano da lì per andare in pit lane. Negli ultimi tempi è passato di moda e tutti preferiscono servirsi del sottopasso. Stare lì quando si schierano le macchine ti permette di essere vicinissimo alle prime 3/4 file dello schieramento e quando c’è la partenza con l’aumentare dei giri motore è una sensazione unica ed indescrivibile: le vibrazioni sono così violente che ti trema anche lo stomaco oltre alle gambe.

Si prosegue con due postazioni che prevedono la sorveglianza di cancelli pedonali che immettono in pista, posizionate una di fronte all’altra sul rettilineo poco prima della torre Fiat, sono così vicine alla pista che una volta venni colpito allo stomaco da una visiera a strappo del casco di Schumacher, allora pilota Benetton. La velocità fece si che mi fece un poco male, ma la felicità di aver recuperato un ”pezzo” originale mi fece passare tutto in un attimo. Si arriva poi alla Prima Variante, da sempre posizione ambitissima dai fotografi, anche da prima dell’ultima versione disegnata da Schumacher.

Sul lato interno del tracciato esistono tribunette posizionate dietro il guard rail e alla rete di protezione, sono molto ricercate specialmente per il primo giro quando i piloti arrivano alla staccata in gruppo e la possibilità di incidenti da immortalare è molto alta. Anche nella parte esterna della pista esiste una tribunetta, che è molto apprezzata perché permette di inquadrare i piloti già sul rettilineo prima della staccata. Sia all’esterno che all’interno per noi c’è tanto da fare perché l’affluenza dei fotografi è molto ampia e c’è sempre qualcuno non autorizzato che vorrebbe intrufolarsi. Sono posizioni spettacolari che quando non sei impegnato ti permettono una visione della corsa eccezionale.

Purtroppo, non sono previste tribunette né per la Seconda Variante né per le 2 curve di Lesmo, per cui la prossima postazione per noi è la Variante Ascari. Anche qui, negli ultimi anni, hanno costruito una tribunetta che si trova alle spalle delle file di gomme di protezione dopo la via di fuga in sabbia, mentre in precedenza era collocata più distante dalla pista. Si tratta di una postazione che presenta alcuni lievi rischi. Infatti, è capitato in più occasioni che piccoli sassi sollevati da macchine uscite in sabbia siano arrivati sino in tribunetta, anche qui la visuale è incommensurabile e la caratteristica di essere posizionati ad un’altezza pari alle gomme di protezione rende le sensazioni che si provano ineguagliabili.

Continuando lungo il percorso si arriva alla curva Parabolica, ora denominata Michele Alboreto, dove sono presenti una postazione alla fine della via di fuga in staccata e un’altra torretta, la più storica ed iconica, situata al punto di corda della celebre curva. Questa postazione è molto stimata e considerata dai fotografi perché forse unica nel panorama mondiale dei circuiti. Infatti, permette di fotografare le monoposto dall’alto in posizione perpendicolare alla pista dato che la torretta si protende a sbalzo sul tracciato.

Avendo una disponibilità di posti limitata i fotografi devono prenotarsi per i turni di prove e per la gara presso la Direzione Gara, la quale fornisce loro un pass supplementare che permette a noi che prestiamo servizio li, di far salire in torretta esclusivamente i fotografi in possesso. Ogni professionista presente a Monza è a conoscenza di questa peculiarità di cui gode la tribunetta in questione, per cui generalmente non ci sono grossi problemi a far rispettare le disposizioni. La tribunetta posta di fronte è molto poco frequentata, pur godendo di un’ottima visuale, per noi che siamo lì rimane sempre un punto del circuito splendido.

L’ultima tribunetta della pista è rappresentata dalla postazione podio, qui infatti convergono i fotografi che scattano le foto della premiazione. Per noi si tratta di un punto molto delicato perché non agevole da raggiungere per i fotografi che per arrivarci a volte passano dietro le tribune spettatori del rettilineo per poi tentare di entrare in pista dal cancello posto di fronte all’entrata della corsia box. Verso gli ultimi giri si vede accalcarsi una moltitudine di persone pronte per entrare in pista per la consueta invasione e per noi non è semplice accompagnarli sulla tribunetta.

Questa postazione ti permette di vedere da molto vicino i piloti che si preparano alla parata pre-gara, mentre salgono sul mezzo che farà il giro di pista per salutare i tifosi. Sono emozioni che per un appassionato rimangono impresse per sempre nella memoria. Ho cercato di descrivere le postazioni lungo il tracciato con le loro caratteristiche e con lo stupore che ognuna di esse ci trasmette mentre svolgiamo il compito che ci hanno assegnato. Sono mansioni che ci consentono di seguire la corsa solo parzialmente, ma al contempo ci permettono di stare in pista vicino ai commissari di percorso e agli addetti antincendio della CEA, un grande onore e un privilegio che sappiamo di avere e che con professionalità portiamo avanti ad ogni GP.

Io in 30 anni ho girato tutte le postazioni, ognuna di loro è speciale e se la Formula 1 è la tua passione, ad essere lì in pista a pochi metri dai tuoi idoli ti fa capire quanto sia impagabile questa grande occasione che solamente con l’iscrizione a SFC Vedano potrai ottenere. Un’opportunità che questo storico Club può riservare a un ristretto gruppo di suoi tesserati che impegnandosi a fondo per il proprio sodalizio potranno essere scelti dal Consiglio Direttivo per fare parte delle 30 persone che avranno la possibilità di respirare e raccontare le emozioni di essere state in pista durante i tre giorni del GP d’Italia, vivendoli da protagonista.

Credits: SFC Vedano al Lambro
Published by
Chiara De Bastiani