Il secondo appuntamento del Campionato di F1 2015 è a Sepang, in Malesia

Il Gran Premio viene disputato per la diciassettesima volta nel Circuito Internazionale di Sepang, una città che sorge a breve distanza dalla capitale: Kuala Lumpur, nello stato del Selangor.
Progettato dall’ingegnere tedesco Hermann Tilke, padre di numerosi circuiti tra cui: Manama in Brahrain, Shanghai, Yas Marina e Austin in Texas. I cosiddetti circuiti “Tilkodromi”, chiamati così in quanto risultano molto simili tra di loro, sono spesso criticati per il fatto di essere stati progettati per garantire delle ottime riprese televisive a discapito dello spettacolo in pista; di certo i circuiti di Tilke corrispondono alle esigenze moderne come la sicurezza e la gestione degli spazi dell’autodromo.

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Il Pit-Building di Sepang.

Per quanto riguarda le caratteristiche, il circuito è lungo 5.543 metri e viene usato per gare di Formula 1, Moto Gp e Campionato Mondiale Superbike; la pista presenta 15 curve e 8 rettilinei e consente molte possibilità di sorpasso.
La parte più importante è la Pit-building, di fronte alla tribuna principale; la struttura è composta da 33 pit box, sala controllo di gara, sala cronometraggio, Club Paddock e uffici direzionali.
Un problema molto frequente qui è la pioggia, i temporali tropicali possono arrivare all’improvviso ed essere anche abbastanza forti; questo aumenta la possibilità di Safety Car e ritardi o addirittura di gara interrotta, per questo la scelta dei pneumatici diventa fondamentale e può fare la differenza tra vincere o perdere.

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Eddie Irvine e il trionfo nel 1999

Parlando di storia, questo circuito venne inaugurato nel 1999, il primo nome che compare nell’Albo d’Oro fu quello di Eddie Irvine con la Ferrari, all’epoca in lotta per il mondiale, ma terminò in modo inaspettato. Infatti, durante le consuete verifiche i commissari decretarono delle irregolarità di pochi millimetri sulle Rosse; la decisione della FIA non tardò ad arrivare: squalifica delle due monoposto e azzeramento dei punti ottenuti; sembrava, così, sfumare il sogno del mondiale.

L’epilogo della vicenda vide la Ferrari presentare ricorso alla FIA, i legali assieme ai collaborati dimostrarono la regolarità delle monoposto e il presidente Max Mosley dichiarò assolta la Ferrari. In seguito sotto accusa finì il patron della McLaren: Ron Dennis, colui che era stato autore del reclamo; il finale del mondiale vide come vincitore Mika Hakkinen come pilota e la Ferrari si aggiudicò il Titolo Costruttori.

Non è da dimenticare che il circuito fu scena della drammatica gara di MotoGp del 23 Ottobre 2011 in cui perse la vita Marco Simoncelli, alla curva 11.

Nel 2013 invece i protagonisti della disputa furono le due Red Bull guidate da Vettel e Webber,
quest’ultimo, arrivato secondo, criticò il suo compagno, il quale si aggiudicò la vittoria con un sorpasso ai danni del compagno. Secondo Webber, Vettel avrebbe disubbidito agli ordini di scuderia che prevedevano il mantenimento delle posizioni stabilite in gara, il tedesco all’inizio minimizzò la faccenda ma dopo si scusò con Webber ammettendo l’errore.

Non ci resta quindi che aspettare la luce verde del semaforo del circuito di Sepang domenica alle ore 9, in Italia.