Credits: Red Bull Content Pool
Il ritorno del GP della Malesia sembra però dover attendere ancora qualche anno. Dal 1999 al 2017 è stato una tappa fissa della Formula 1. Nel 2018, a causa dei troppi costi, era già stato sospeso.
Quando all’inizio di quest’anno si è deciso di non correre in Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina, tra i possibili sostituti era apparsa anche Sepang. Tuttavia, la questione si è conclusa con un nulla di fatto.
La pista, progettata da Herman Tilke, si trova nella regione del Kuala Lumpur, territorio che promette sempre molta pioggia. Per questo e per le grandi opportunità di sorpasso, era un gran Premio molto atteso dai fan.
Nonostante le speranze degli spettatori, l’eventuale ritorno di Sepang non sembra immediato e potrebbe impiegare ancora qualche anno. La priorità del Paese, per il momento, è la stabilità economica del Paese.
Azhan Shafriman Hanif, amministratore delegato del Sepang International Circuit, alla domanda su un possibile ritorno della Formula 1 in Malesia, infatti, ha risposto: “A questo punto, la risposta è no, non per il momento. Forse tra due o tre anni, quando l’economia si sarà stabilizzata“.
“Se la Formula 1 dovesse tornare in Malesia, deve dipendere da qualcos’altro, non solo dalla gara. Ci deve essere un altro scopo per cui stiamo facendo F1. Dobbiamo guardare al rebranding, a come monetizzare la piattaforma. Dobbiamo parlare di trasferimento tecnologico, sviluppo dei talenti e sostenibilità ambientale“, ha concluso l’amministratore delegato.