© Mercedes AMG F1
Alla fine è uscita proprio l’eventualità più emozionante, e cioè che sulla pista di Abu Dhabi Hamilton e Verstappen si giocheranno il mondiale partendo da una posizione di parità in classifica. A dire il vero l’olandese è in leggero vantaggio, perchè in caso di doppio zero potrà portare a casa il suo primo titolo per il maggior numero di vittorie.
Ma se è inevitabile concentrarsi sull’aspetto emotivo di questo infinito duello (davvero finirà con l’autoscontro? E in quel caso cosa deciderà la federazione?) occorre anche prendere in considerazione gli aspetti tecnici di questa attesissima conclusione del mondiale. Qualche mese fa avevamo cercare di prevedere l’esito del campionato analizzando le caratteristiche delle piste in calendario. La preferenza andava alla Red Bull, più facile da bilanciare e avvantaggiata sui circuiti più guidati.
Solo che da allora la Mercedes ha decisamente cambiato passo, e nemmeno la guida “estrema” di Max ha potuto niente contro i miglioramenti della W12. In particolare il campione in carica ha potuto disporre di un nuovo motore, apparentemente molto potente, che ha decisamente sovvertito i valori tecnici del “dopo Città del Messico”.
Con maggiore potenza a disposizione il campione in carica ha potuto anche girare con una macchina con maggiore carico aerodinamico, e le difficoltà nei tratti di pista lenti (come quelli di Interlagos) sono magicamente sparite. Il trittico Brasile-Qatar-Arabia Saudita, concluso con una tripletta, ha visto l’inglese recuperare tutto lo svantaggio dall’avversario. Non solo. Le modalità con cui sono arrivate queste vittorie hanno mostrato che la vettura anglo tedesca gode di un sensibile vantaggio rispetto a quella di Newey.
Con questa piccola ma indiscutibile prevalenza della Mercedes si arriva, per l’ultima puntata di questa stagione, su una pista dalle caratteristiche molto varie. Ad Abu Dhabi ci sono rettilinei che dovrebbero favorire la potenza della Mercedes. Ma ci sono anche delle curve lente, come quelle dell’ultimo settore, su cui Verstappen dovrebbe trovarsi meglio grazie alla trazione della sua Red Bull.
Peccato, per l’olandese, che due dei punti più guidati della pista di Yas Marina siano stati modificati e sostituiti con due curve che verosimilmente saranno percorse in terza e quinta marcia. Altrimenti l’assetto rake della RedBull avrebbe potuto davvero fare la differenza, quanto a recupero di carico aerodinamico alle basse velocità.
E invece sulle pieghe più veloci sarà la Mercedes, che grazie al passo più lungo gode di maggiore stabilità, a trovarsi meglio. E se Hamilton partisse in pole e superasse indenne la prima curva potrebbe davvero risultare poi imprendibile per tutti.
A riportare verso l’equilibrio una contesa che altrimenti avrebbe visto favorita senz’altro la Mercedes ci ha pensato, più o meno volontariamente, la Pirelli. Infatti per l’ultima gara la scelta degli pneumatici è caduta sulle mescole più soffici, la C3-C4 e C5, ovvero quelle su cui si trovano meglio Verstappen e Perez.
Una scelta pienamente giustificata peraltro, presa in tempi non sospetti. La pista è conosciuta e caratterizzata da un asfalto non particolarmente abrasivo. Inoltre ad Abu Dhabi si corre all’imbrunire e le temperature relativamente basse consentiranno una buona gestione anche delle gomme più morbide.
Musica per le orecchie di Horner. Con una scelta diversa sarebbe stata durissima tenere il passo della Mercedes, la squadra che più di tutte riesce a portare nella giusta finestra di utilizzo il compound “hard”, come ampiamente dimostrato nell’ultimo stint di molti dei gran premi di quest’anno.
In definitiva: l’avevamo bollata tempo fa come una pista favorevole all’allora capoclassifica Verstappen. E invece negli Emirati Arabi facile prevedere che Hamilton non si troverà per niente male. Il carico aerodinamico che può raggiungere la vettura di Wolff (senza perdere in velocità massima grazie al motore più potente) è superiore. Le temperature fresche piacciono alla, ormai ex, “piccola diva” guidata dal campione in carica. Il nuovo lay-out va nella stessa direzione.
Al giovane sfidante non resta che sperare nel fattore gomme. In Red Bull possono permettersi ogni tipo di strategia, mentre nel box accanto dovranno valutare bene l’uso della gomma rossa, che sulla Mercedes ha sempre dato qualche problema di usura. Parte quindi avvantaggiato Hamilton, sulla pista di Abu Dhabi, a meno che alla prima curva…