Gp Ungheria: lo scontro epico della nuova Formula 1

Sono passati già due giorni ma tutti ricordiamo ancora vivamente la gara corsa all’Hungaroring. Prima della corsa avvenuta nel paese dell’est avevamo già gustato due eventi molto emozionanti, prima in Canada e dopo in Germania. Ma l’ultimo gran premio ci ha fatto veramente ricredere su questa nuova Formula 1. In molti (compresi noi della redazione) pensavamo che per risollevare lo spirito di questo sport ci sarebbero voluti molti anni, invece è bastata solo qualche gara. Vedendo le prime due tappe molto poco entusiasmanti abbiamo pensato che il campionato sarebbe stato molto monotono visto l’evidente supremazia delle due frecce d’argento che correvano senza il minimo sforzo. Le cose però sono iniziate a cambiare dal terzo gran premio, quello degli emirati arabi, che oltre a donarci uno splendido scontro tra i due compagni di squadra della scuderia tedesca non ha reso orfano il gran premio neanche delle battaglie tra le scuderie umane del circus. Gara dopo gara iniziavamo a prenderci gusto, ad aspettarsi sempre qualcosa in più da questo sport “malato”, ed è stato così nonostante i molti rimproveri e le pesanti critiche piombate da ogni dirigente e appassionato di questo sport. Il culmine dello spettacolo, però, è arrivato proprio domenica scorsa e lo si è capito quando i piloti hanno montato le gomme da bagnato.

Da li in poi in poi è stato un susseguirsi di lotte, scontri e entrate di SC che hanno segnato l’esito della corsa; vinta alla fine da Ricciardo. Da quella corsa trasudava  passione e paura, ma allo stesso tempo era colma di azzardo. Infatti dai piloti ai vari muretti c’è stato tutti si sono giocati la gara, anche perché in quelle condizioni o si osava o si rimediava la figuraccia. Sicuramente il momento in cui abbiamo goduto di più è stato quando è scattato il quarantesimo giro che ha segnato l’inizio di una lotta a tre, forse tra le più belle mai viste. Con Alonso che, anche se un po’ scettico e montando uno set di gomme morbide, ha segnato una cavalcata che sapeva di epico visto che è riuscito a tenere dietro due diavoli scatenati come Hamilton e Ricciardo che hanno provato in ogni modo a spodestare il pilota spagnolo dal suo primo posto. Alla fine a prendere la testa della corsa è stato l’australiano che grazie ad un treno di gomme molto più nuovo rispetto a quelli dei due campioni del mondo è riuscito a superarli in un impeto di spregiudicatezza e di follia. La corsa è stata straordinaria ognuno ha contribuito a dar scena a questo spettacolo che sarà ricordato a lungo. Abbiamo potuto ammirare la nuova leva che con la sua sfrontatezza ha dato battaglia, tra l’altro vincendo, ai piloti più esperti. Abbiamo visto un uomo che grazie al suo cuore e alla sua tenacia ha riportato nel posto che merita la scuderia più importante di sempre riuscendo ad emulare le leggende di questo sport, anche se lui lo sta per diventare e zittendo tutti quelli che l’avevano additato attribuendogli la disfatta del cavallino. La gara è passata, ora importa il presente e le prossime corse che speriamo non ci deludino perché tutti noi vigliamo ancora non poter respirare e stare con il cuore in gola per più di mezz’ora.