Credits: Alpine Twitter
Lo spagnolo ha riconosciuto che se fosse arrivato all’interno della prima curva avrebbe potuto avere la possibilità di vincere la gara. Alla fine, si è dovuto accontentare di un quinto posto, seppur si è reso protagonista di un ottimo lavoro di squadra, che l’ha fatto anche decretare Driver of the Day. Ogni giro che Alonso ha tenuto dietro Hamilton è stato fondamentale per la vittoria del GP d’Ungheria di Ocon. L’asturiano consiglia a lui e ad Alpine di godersi ogni secondo di questo successo.
Alonso non ha avuto fortuna alla partenza, perché si è trovato nel caos generato da Valtteri Bottas e Lance Stroll. Nei primi giri lo spagnolo è rimasto bloccato nel trenino guidato da Nicholas Latifi, ma una volta passate tutte le vetture davanti ha spremuto al massimo le mescole guadagnando due posizioni. L’asturiano è stato l’ultimo pilota in griglia a fermarsi e questo gli ha consentito di avere pneumatici più nuovi, rispetto alle altre tre vetture davanti.
“Sono stato molto sfortunato alla partenza, perché potevo essere nella posizione di Esteban o Sebastian. Andare all’esterno non mi ha aiutato, ho perso molte posizioni e questo ha determinato l’esito della corsa. La quinta posizione è il miglior risultato dell’anno per me. La prima vittoria del team è stata inaspettata. Esteban non la dimenticherà mai, perciò è giusto che si diverta e assapori ogni secondo”, ha dichiarato Alonso al termine del GP d’Ungheria davanti ai microfoni di Dazn F1.
Alonso ha avuto un ruolo chiave nella vittoria del GP d’Ungheria di Ocon, poiché è riuscito a ostacolare Hamilton nella fase finale battagliando per dieci giri. Ciò ha consentito al suo compagno di squadra di ottenere quella che è stata la sua prima vittoria in Formula 1. Per quanto riguarda la battaglia, lo spagnolo riconosce che tener dietro il britannico fino alla fine della gara era una mission impossible. Era consapevole però che, ogni giro in cui riusciva a trattenerlo era fondamentale per gli interessi del team.
Alonso ha svolto perciò un ottimo lavoro di squadra nel GP d’Ungheria, tenendo Hamilton dietro con le gomme medie per dieci giri. Un duello epico al cardiopalma che ha rispolverato antiche rivalità. “Hamilton era due secondi e mezzo più veloce al giro, ma ha commesso gli stessi errori nelle ultime curve. Sapevo che non sarei stato in grado di tenerlo dietro fino alla fine della gara, ma ogni giro che ha svolto dietro di me era oro per il team. Il lavoro di squadra ha pagato, perché ha portato la vittoria alla squadra”, ha così concluso lo spagnolo.