© Mercedes AMG Petronas press area
Il Gran Premio di Spagna doveva essere il primo giro di boa di questo Campionato. E, in effetti, a Barcellona abbiamo assistito ad alcune conferme impressionanti, a rimonte sorprendenti e anche a grandi delusioni. Quel che è certo è che si prospetta ancora una lunga stagione. Ma soprattutto una stagione piena di lotte. Nelle pagelle di questo GP in Spagna spicca l’eccezionale prestazione di Lewis Hamilton, autore di una splendida rimonta.
HAMILTON: 10. Standing ovation per il sette volte Campione del Mondo, per una fantastica rimonta a cui neanche lo stesso Hamilton sembrava sperare di arrivare. Le ultime prestazioni della Mercedes avevano fatto perdere un po’ di fiducia nella vettura. Ma il pilota numero 44 ci ha fatto rivivere le emozioni delle sue migliori gare in Formula 1: da ultimo a quinto. Lewis Hamilton, e la sua fiducia ritrovata, sono davvero la punta di diamante di queste pagelle del Gran Premio di Spagna. Chapeau!
LECLERC: 9. Nessuna sbavatura per il monegasco della Ferrari, che avrebbe avuto in tasca una vittoria facile se non fosse stato per il problema accusato alla sua F1-75. Un weekend che avrebbe portato la sua firma: il più veloce in tutte e tre le sessioni di prove libere. Pole position dopo un giro di qualifica fenomenale. Il ritiro ha rovinato un fine settimana perfetto: ma poiché non è stato causato da un errore del pilota, nessuno può negare l’eccezionale prestazione di Leclerc in una gara che, purtroppo, non ha portato a termine.
VERSTAPPEN: 8+. Non è stato altrettanto perfetto il fine settimana di Max Verstappen. Il pilota olandese è rimasto oscurato nelle prove libere; alle spalle di Leclerc anche in qualifica, dove ha sofferto del primo problema alla sua monoposto. In gara è stato continuamente tormentato dalle difficoltà della vettura. Ma, alla fine, ha comunque portato a casa la sua ventiquattresima vittoria. Nonostante i problemi al DRS, le difficoltà di guida e l’assenza di telemetria sul finale della gara. Certo, aiutato un po’ dal suo compagno di squadra. Ma la stoffa con cui ha gestito la situazione problematica è stata da veri campioni.
RUSSELL: 8. Non è la prima volta che abbiamo il privilegio di essere spettatori del magistrale talento di questo pilota. Tuttavia, quello di ieri può essere con molta probabilità il duello più bello visto finora: finalmente George Russell si trovava a lottare per la leadership del Gran Premio. E ne ha dato di filo da torcere al Campione del Mondo in carica. Purtroppo, poi, la superiorità tecnica della Red Bull ha avuto la meglio in una lotta fra talenti naturali.
BOTTAS: 7 ½. Conclusa la gara in sesta posizione, Bottas si è confermato il migliore fra gli altri, se escludiamo i tre top team. Alla guida della sua Alfa Romeo, ha corso la gara più costante di tutti, restando ancorato alla zona punti. Nei sorpassi, come sempre, lascia però a desiderare. Certo, non avrebbe potuto competere con una Mercedes. Eppure, per la facilità con cui si è spostato all’arrivo di Hamilton sembrava che nelle sue orecchie risuonasse ancora il vecchio: “Valtteri, it’s James”.
Gara ottima anche per Sergio Perez, al quale va dato un punto al valore nella gestione del suo ruolo da secondo. Vittima degli ordini di scuderia, riesce però sempre a mostrare la propria forza. Tra i promossi spiccano anche i due piloti Alpine, in particolare Alonso e la sua ottima rimonta, e Yuki Tsunoda, che riesce a oscurare il suo compagno di squadra posizionando l’AlphaTauri in zona punti.
SAINZ: 5. Non può raggiungere la sufficienza l’eroe di casa. Mentre il suo compagno di squadra volava verso la vittoria, Carlos Sainz è riuscito a fatica a recuperare le posizioni dopo il testacoda nella ghiaia. E se non fosse stato per il problema accusato da Hamilton, lo spagnolo si sarebbe trovato dietro a entrambe le Red Bull ed entrambe le Mercedes. Non una performance soddisfacente, soprattutto in un appuntamento che rappresenta un primo punto di svolta per il Campionato.
SCHUMACHER: 4. Con ancora zero punti alla vigilia del Gran Premio di Spagna, la scorsa settimana si è parlato molto del pilota tedesco della Haas. Da Schumacher ci si aspettava una prova della sua permanenza su quel sedile. Cominciata la gara sulla buona strada, nella seconda metà Schumacher ha perso di vista la zona punti. E di molto. Risultato: ancora uno zero dopo la Spagna.
REGIA INTERNAZIONALE: 3. Completamente bocciata la regia per questo Gran Premio. Cos’erano quelle terribili riprese dai droni, che oltre a far venire il mal di testa riprendevano più il prato spelacchiato che i duelli tra i piloti? O il momento in cui, per riprendere la lotta fra Perez e Russell, qualcuno ha pensato che potesse essere più divertente farla vedere dal riflesso degli specchi della pit lane, invece che dalla pista vera e propria? Continuano gli sforzi per rendere la Formula 1 sempre più spettacolare. Senza capire che, la Formula 1, è uno spettacolo già di per sé.