Credits: Red Bull Content Pool
Cielo nero sopra Barcellona nelle FP3 del GP di Spagna. Sargeant finisce a muro dopo soli dieci minuti dall’inizio della FP3 dopo aver perso aderenza per un contatto troppo aggressivo con i cordoli dell’ultima curva, prima del rettilineo del traguardo.
Nella seconda metà delle FP3 la pioggia inizia a farsi intensa e i tempi di tutti iniziano ad avvicinarsi. Nessuna sorpresa particolare durante le prove a parte un lungo di Stroll senza grandi conseguenze. Errore anche per Gasly in curva 7 a cinque minuti dalla fine ma senza danni. Male le Ferrari e le McLaren; tempi veramente bassi, e problemi di tenuta soprattuto per la scuderia di Woking.
Verstappen incontrastato termina a 1:13:664 seguito a due decimi dal compagno Perez. Hamilton segue a +0.408. Curiosa l’uscita di Max a cui viene chiesto di spingere nell’ultimo minuto, dato che anche tutti gli altri stavano spingendo, ma che risponde che non c’è bisogno (come effettivamente dimostra con il suo primo tempo). De Vries mette la sua firma anche su queste prove libere con un’indagine di impeding su Sainz, risultata però non necessaria di investigazione. Con questi risultati, la tappa spagnola si appresta probabilmente ad essere dominata da Red Bull come visto anche nella prima e seconda sessione.
Ferrari tenta la strada del miglioramento con un upgrade, che come descritto da Mekies: “Questo aggiornamento è solo l’inizio del cammino, in gara avremo delle risposte”. Da queste prove libere, segnate comunque dalla pioggia che non è la condizione ottimale per la monoposto del Cavallino, non è spiccato nessun visibile cambiamento nel passo gara. Che la sorpresa arrivi in qualifica?