Credits: @Scuderia Ferrari Press Office
Il GP d’Italia si è aperto con una griglia di partenza che si è fatta attendere per ben 5 ore dopo la fine delle qualifiche. Verstappen, qualificatosi secondo, scatta invece dalla settima posizione ma, grazie a una partenza stratosferica, si trova quarto dopo appena un giro e al quinto è già all’inseguimento di Leclerc.
Un irrefrenabile Carlos Sainz, partito dalla 18esima posizione, risale in pochi giri quasi tutta la griglia. Aiutato anche da Daniel Ricciardo, che dalla quarta posizione trattiene tutto il resto del gruppo dietro di sé, infila un sorpasso dietro l’altro e termina la gara al quarto posto dietro a George Russell. Avrebbe potuto lottare per il podio se non fosse stato per la safety car provocata dallo stesso Ricciardo.
La sfortuna continua a perseguitare la Ferrari: complice una virtual safety car provocata da Sebastian Vettel e terminata troppo presto, Leclerc entra ai box e lascia a Verstappen la leadership del Gran Premio. Sempre una safety car, quella provocata dalla McLaren, arrivata tardi e uscita nella posizione sbagliata, impedisce di competere durante gli ultimi giri e decide la vittoria di Max Verstappen.
Lewis Hamilton scala la classifica molto più lentamente di Sainz e, quasi inosservato, se non per un’incredibile serie di sorpassi sulle due McLaren e Pierre Gasly, si piazza quinto.
Le McLaren non eguagliano lo straordinario risultato dell’anno scorso. Dopo aver condotto quasi tutta la gara in zona punti, Ricciardo si schianta contro il muro e provoca un’altra safety car, che si protrae fino agli ultimi giri e non permette una vera lotta per il trofeo.
A chiudere la top ten l’Alfa Romeo di Zhou, che conclude dietro al giovane Nick De Vries, al suo debutto in Fomula 1. Campione di Formula E e Formula 2, sostituisce Alex Albon, impossibilitato a guidare dopo essersi sottoposto a un intervento di appendicite, e batte il più esperto compagno di squadra Nicholas Latifi.
Una gara attesa ed emozionante che si è conclusa con la delusione e la rabbia dei fans della Formula 1 nei confronti della Fia e della gestione gara, ancora una volta accusati di ambiguità nell’applicazione del regolamento.
Di seguito, l’ordine d’arrivo del GP d’Italia: