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Dopo il tumultuoso weekend a Singapore, la Formula 1 vola in Giappone dove la notizia del lancio del missile nordcoreano durante la settimana del GP preoccupa le autorità. Pare che l’ultimo test sugli armamenti del paese ha sorvolato il nord dell’arcipelago giapponese. Il missile, di medio raggio, è stato sparato alle 00:23 CEST di questo martedì nel mare del Giappone, secondo quanto riferito dall’esercito sudcoreano. Il governo del Giappone ha poi segnalato che è caduto in un punto del mare non specificato, a 3000 chilometri dalla costa e fuori dalla zona economica esclusiva del paese.
“La Corea del Nord sembra aver lanciato un missile. Rifugiatevi all’interno degli edifici o sottoterra“, questo è stato l’avvertimento dell’esecutivo nipponico dinanzi ai fatti accaduti. Quando il lancio è stato rilevato, il governo ha subito dato tali istruzioni ai cittadini delle prefetture di Hokkaido e Aomori, collocate a più di 1000 chilometri dal circuito di Suzuka, situato al centro del paese.
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha condannato i fatti e li ha definiti “barbarie”. È la prima volta che il Giappone attiva il suo sistema di allarme civile sulla traiettoria di un missile dal 15 Settembre 2017, quando sempre la Corea del Nord ha lanciato un altro proiettile ancora più a nord del paese.
Tutto ciò accade proprio nella settimana del GP di Suzuka. Tuttavia, poche ore dopo il lancio la Formula 1 non si è ancora pronunciata su questo fatto. Forse non accadrà nulla e tutto passerà inosservato? In effetti, ci viene in mente quanto accaduto durante il GP di Arabia Saudita a Jeddah. Nel corso delle prove libere è avvenuto l’ennesimo attacco missilistico da parte del gruppo Houthi ad una delle strutture Aramco presenti nel paese. In quell’occasione, a lanciare l’allarme fu l’enorme nuvola di fumo vista durante gli onboard nelle prime prove libere della giornata.
Tutto avvenne all’improvviso, ciononostante Stefano Domenicali informò i team principal e i piloti che il fine settimana si sarebbe svolto come previsto e che la sicurezza per l’evento era stata una priorità per le autorità. Adesso, invece, il missile è stato lanciato ben 3 giorni prima dall’inizio del weekend di gara, vi è pertanto tutto il tempo per analizzare la situazione e capire come è opportuno procedere. Attendiamo che la Formula 1 possa dare delle direttive al riguardo!