Amarcord Gran Premio Spagna GP di Spagna: si torna in Europa 5 Maggio 2015 Anna Polimeni Dopo tre settimane di pausa ecco che si ritorna in pista, questa volta nel Vecchio Continente con il Gran Premio di Spagna, quarto appuntamento della stagione. Si corre a Montmelò, a 20km da Barcellona, nella comunità autonoma della Catalogna: il tracciato venne inaugurato nel 1992 in onore dei Giochi Olimpici, ma dal 1991 è sede del Gran Premio di Spagna; oltre alle macchine di F1, esso ospita anche motomondiale e dato la mitezza del clima è uno dei più utilizzati per i test dai veri team. Per quanto riguarda le sue caratteristiche tecniche: il circuito è lungo 4655m, il rettilineo di partenza e d’arrivo è il più lungo di tutto il campionato, ma a causa dell’elevato carico auto dinamico non si riesce a superare i 302km/h. Inoltre, la prima curva che affrontano i piloti è la Elf, leggermente in salita, dove non sono mancati gli incidenti, la curva Seat, invece, è quella più lenta e viene percorsa a 75km/h.Negli anni il questo Gran Premio ha cambiato spesso localizzazione, il primo gran premio dopo la Seconda Guerra Mondiale venne disputato a Pedralbes sempre vicino Barcellona e fu vinto da Fangio con la sua Alfa Romeo. Inseguito fu disputato sul Montjuich per ben quattro volte; in particolare l’edizione del 1969 vide come protagonisti assoluti gli alettoni, che agli albori venivano imbullonate direttamente alle ruote ed erano sostenuti da lunghi tubi che sovrastavano letteralmente la vettura; questo faceva sì che a lungo andare non sopportassero il carico verticale e cedessero con esiti drammatici. Fra i piloti che si opponevano fermamente a questa soluzione c’era l’austriaco Jochen Rindt, che in precedenza aveva sempre avuto problemi con questo tipo di ali. Quell’anno proprio Rindt era stato incaricato di ispezionare il circuito prima della gara notando che i guardrail erano troppo bassi, tralasciando anche il fatto che non esisteva nessuna barriera di sicurezza e lo spazio con il pubblico era minimo. I commissari risposero che avrebbero provveduto ad aggiungere una seconda lama, e fu proprio questa che salvò la vita a Hill e a Rindt dopo che l’alettone della sua monoposto si ruppe e andò a sbattere contro i resti della monoposto dell’inglese; fortunatamente ne uscì vivo con una frattura al naso. L’ultima edizione del circuito Olimpico fu nel 1975, e vide la prima e unica donna guadagnare punti in una gara di F1, parliamo di Lella Lombardi. Nel 1981, invece, una strepitoso Gilles Villeneuve ottiene il primo posto; mentre nel 1993 sul podio salgono tre leggende: Prost, Senna e Schumacher, tre anni dopo, nel 1996 quest’ultimo otterrà la sua prima vittoria in Ferrari.Infine, come sappiamo, la Spagna è la terra di Fernando Alonso, che qui finora ha ottenuto solo una vittoria nel 2006; non dimentichiamo che sul territorio spagnolo si disputa un altro gran premio: ovvero quello sul circuito cittadino di Valencia, chiamato Gran Premio d’Europa. Tags: 2015, GP Spagna Continue ReadingPrevious GP Spagna Formula 1 2015: hard e medium, questa la scelta Pirelli.Next Throwback Thursday: i precedenti di Fernando Alonso al Montmelò