GP Brasile, Vettel: “Bravo Max, ma la Honda mi ha stupito”

Per il ferrarista, secondo posto con complimenti a Max e qualche frecciatina ai rivali della Honda

Poco più di un decimo separa Sebastian Vettel dalla pole position arpionata da Max Verstappen. Colui che ha sobillato i sospetti nei confronti del super motore Ferrari si è preso la scena su uno dei circuiti dove la velocità di punta conta di più, lasciando stupito lo stesso Vettel, che alla vigilia aveva bacchettato come “immature” le illazioni dell’olandese.

Vettel ha riconosciuto il merito dell’alfiere Red Bull per la performance messa in mostra all’autodromo Carlos Pace di San Paolo, ma rimanda a domani per il verdetto definitivo: “Complimenti a Max, che ha fatto un ottimo giro. Io sono contento della prima fila perché rispecchia i veri valori in campo qui in Brasile. Ho migliorato progressivamente il mio feeling con la vettura. Mi trovo sempre meglio, quindi sono ragionevolmente ottimista nell’avvicinamento alla gara. Per domani le previsioni parlano di un innalzamento delle temperature, per cui dovremo prestare maggiore attenzione alla gestione gomme“.

Per il quattro volte iridato, che si sta giocando l’ultimo gradino del podio del Mondiale Piloti (è a -19 da Leclerc, che scatterà 14°), sarà fondamentale la partenza: “Sappiamo che i nostri rivali sono forti sul passo gara, quindi una buona partenza sarà importante. Max è in pole ma il favore della traiettoria in vista della prima curva ce l’ho io. Sicuramente vivremo 71 giri interessanti”.

HONDA D’URTO

Il tedesco ha anche lanciato una frecciatina ai rivali della Honda, che ha siglato a Interlagos la prima pole dal 1991, all’indomani delle dichiarazioni infuocate di Verstappen sulla legittimità della gestione dei consumi in casa Ferrari. “La velocità del propulsore Honda mi ha stupito – ha rimarcato Seb, ammiccando alle recenti polemiche – Di solito eravamo noi a godere di un vantaggio sui rettilinei, per poi perdere qualcosa in curva. Stavolta, invece, la Honda era sul nostro livello anche in rettilineo. Strano, noi non abbiamo fatto nulla di diverso…”.