Gp Bahrain F1 2014: le pagelle

Il terzo appuntamento della stagione ha riservato tante sorprese e tante emozioni: molti i sorpassi e i duelli “in famiglia” a cui abbiamo assistito durante questa gara. Sono zittiti tutti i disfattisti che davano la Formula 1 per morta (e direi per fortuna!): una gara che mi ha fatto “saltare in piedi sul divano” (per citare Guido Meda) e che, sicuramente, avrà fatto ricredere gran parte degli spettatori. Ma concentriamoci sui voti “a caldo” di questo Gp del Bahrain 2014.

Hamilton: 10.
Che dire? Domina le prime tre sessioni di libere, ma gli sfugge la pole position. Si riscatta subito in partenza, sorpassando Rosberg alla prima curva: da li l’inglese e il compagno di squadra fanno il vuoto e non ce n’è più per nessuno. Si danno battaglia prima del pit stop, una sorta di guerra interna per far capire al rivale chi era che comandava all’interno del team: la vince Hamilton ma non è finita qui.. Un bel duello fino a fine gara, stroncato forse da un ordine di team, che ha messo in evidenzia anche la furbizia di Hamilton nel lasciar sfogare il compagno di squadra per poi rilanciarsi verso la vittoria. Due vittorie su tre (visto il ritiro in Australia) e una sicurezza sempre maggiore che il titolo sarà una storia solamente tra l’inglese e Rosberg. ASTUTO.

Rosberg: 9.
Sarebbe interessante sapere se a fine gara ci sia stato un ordine di scuderia o meno. Però le emozioni che ci hanno trasmesso lui e Hamilton era da un bel po’ di tempo che non si vedevano: tre, quattro volte a ruote fumanti per attaccare e difendere la posizione. Battaglie al limite fino a pochi giri dalla fine quando Rosberg sembra cedere di botto: non ne aveva (strano visto che montava anche le soft) o c’è stato un ordine di team? Lasciando da parte il meraviglioso duello e analizzando la prestazione del tedesco, bisogna considerarlo come un week end assolutamente positivo perché oltre alla pole (la prima stagionale e la quinta in carriera come il padre Keke) ha dimostrato di aver un passo per competere con il compagno di squadra, cosa fondamentale dopo il “passo falso” della Malesia. Aspettiamo il Gp della Cina per aver un altro riscontro e chissà.. magari per divertirci di nuovo! BATTAGLIERO.

Perez: 8,5.
Bella prestazione che sa di riscatto dopo il deludente anno in McLaren. Riscatto anche per la prestazione delle prime due gare dell’anno in cui sicuramente il messicano non aveva brillato (anche per qualche piccolo problema tecnico), mentre il compagno di squadra continuava ad impressionare gli addetti ai lavori. C’è da dire, però, che se non fosse stato per la Safery Car Perez sarebbe finito ad oltre 1’20″, troppo. Certamente i due la davanti avevano una vettura che gli permetteva di fare quello che volevano (basta pensare che anche in fase di duello giravano più forte del resto del gruppo), ma il distacco sarebbe stato comunque troppo alto.. RITROVATO.

Ricciardo: 8.
“Ditemi che devo fare”: questo è il team radio con cui Ricciardo chiede strada libera al suo ingegnere. Infatti, pochi secondi dopo, arriverà l’ordine a Vettel di lasciare spazio a Daniel che aveva una passo nettamente migliore.. Una gara molto positiva, certo agevolata dalla Safety car, per l’australiano che ha confermato lo stato di forma finendo davanti a a Vettel, dopo aver lottato come un leone per tutta la gara. Anche lui ci regala un bel duello tutto in famiglia, visto la battaglia interna proprio con il compagno di squadra nelle ultime fasi del Gran Premio. Gli sfugge il podio per soli 4 decimi ma abbiamo capito che è un pilota concreto e maturo e devo dire che mi ha sorpreso. LA SORPRESA.

Hulkenberg: 7,5.
Parte 11°, ammettendo di aver sbagliato troppo in Q2 (un vero peccato, perché le posizioni di vertice erano alla sua portata), ma si riscatta subito con una gara veramente bella. Recupera subito qualche posizione allo start e poi si scatena: durante la gara fa segnare più volte il giro record e recupera come un forsennato su chi gli sta davanti. Alla fine gli manca lo spunto per riuscire a superare Perez, però il quinto posto di oggi e il terzo posto in classifica generale confermano la sua qualità. Che qualche top team ci faccia un pensierino per la prossima stagione? UNA CONFERMA.

Vettel: 7.
Una gara un po’ strana la sua. Dopo i problemi in qualifica (perdita di potenza) in gara prima va forte, poi ha un decadimento improvviso, poi ritorna su un buon passo. L’ordine di scuderia (e lo spin durante le prove libere) fa capire che questo Gran Premio non sia stato il più semplice della carriera del tedesco che, però, piano piano sta trovando un feeling migliore con la monoposto. A fine gara è lui stesso a confermare di non essere soddisfatto della sua prestazione.. Personalmente mi è sembrato quasi rassegnato (lo si evince da alcuni team radio).. DA CAPIRE.

Coppia Williams: 8-.
Il risultato finale non da merito alla gara del duo Williams. È stata una gara concreta (che i due piloti Williams hanno fatto praticamente a braccetto), “falsata” dalla Safety Car che ha scombussolato la strategia a 3 soste prevista dagli uomini di Grove. Il passo sicuramente non era dei migliori, sopratutto nella parte finale dello stint, a causa del poco carico al posteriore che rovinava gli pneumatici, però hanno “tenuto botta” anche all’assalto delle due Force India. Probabilmente uno dei due sarebbe arrivato a podio.. In ogni caso la Williams si conferma una vettura d’alta classifica per la felicita si Sir.Frank, per la prima volta presente nel paddock durante questa stagione.

Alonso: 6,5.
Obiettivamente non è stata una gran gara, ne la sua, ne quella del compagno di squadra. Una Ferrari che ha sofferto parecchio per tutto il week end sopratutto sui lunghi rettilinei, tanto che anche con il DRS aperto era una vera impresa superare.. Lo spagnolo andava per una strategia a tre soste, più aggressiva, però il vero punto cardine è stato vederlo non rispondere neanche agli attacchi, lasciare andare gli avversari senza far nulla. Da segnalare, però, la bellissima partenza. A fine gara lo stesso Alonso ha detto una cosa molto importante:”la vettura è la stessa da tre gare, bisogna lavorare giorno e notte”. Serve che in Ferrari si sveglino, ma allo stesso tempo ci vuole pazienza (e ve lo dico da Ferrarista convinto) e fiducia nel team. Date tempo al tempo. MOSCIO.

Raikkonen: 6.
Lo stesso discorso fatto per Alonso. L’unica differenza è che Raikkonen, sicuramente, andava per le due soste, quindi doveva anche essere più conservativo nella gestione degli pneumatici rispetto al compagno di squadra. Alla fine prende un solo secondo dallo stesso Alonso, ma i dubbi delle prime due gare rimangono.. Peccato, perché in qualifica sembrava che il feeling con la F14-T fosse migliorato.. Prestazione (e vettura) da rivedere. MOSCIO (al quadrato)

Chilton: 7.
Nessuno lo avrà notato, ma il ragazzo è arrivato 13°! E questo 13° posto può valere un’intera stagione (ricordiamo che solo i primi 10 team prendono i fondi da Ecclestone). Una bella soddisfazione per lui che continua nella sua serie di arrivi al traguardo, mentre il compagno di squadra finisce (5, perché ha rovinato anche la gara del povero Sutil), nuovamente, la sua gara prima della bandiera a scacchi. CONTINUITA’.

Maldonado: sv.
Io il voto neanche lo do, perché non avrebbe senso.. Capisco l’agonismo, la voglia di combattere e il fatto che questa sia stata una gara veramente emozionante, però ha esagerato.. La dinamica dell’incidente, a suo modo strana, denota che le responsabilità di Maldonado ci sono visto che è arrivato “sparato” alla prima curva (appena uscito dai box) , incurante di Gutierrez che stava percorrendo la sua traiettoria.. Il risultato è un bel cappottamento per il messicano che, fortunatamente, ne esce illeso. La cosa che mi fa ridere (o piangere, vedete voi) è che Ricciardo per un unsafe relase (tra l’altro colpa della squadra) si è preso 10 posizioni di penalità in griglia in questo Gp, mentre Maldonado per un cappottamento ne prende 5. Magnussen prende due punti sulla patente per una toccata a Raikkonen e Maldonado per un cappottamento ne prende 3. Mah, devo ancora capire a cosa pensano quando decidono le penalità.. È TORNATO IL BUON VECCHIO MALDONADO?

Vergne: s.v.
È incredibile che in tre gare si ritrovi sempre al primo giro con uno pneumatico bucato! Come se non bastasse è a dieta per diminuire il suo peso (basta pensare che i pochi kg di differenza tra lui e Kvyat costano 4 decimi al giro): una dieta così dura che il pilota francese è finito addirittura in ospedale. Un bel viaggetto a Lourdes?

Gp Bahrain: 10.
Il più bel Gran Premio della stagione (e sicuramente diversamente non si può dire..). Un gara che ci regala tanti sorpassi, tante battaglie e tante emozioni con una coreografia, nella notte di Sakhir, fantastica. Grazie alla Formula 1 e a questo Gp per avermi fatto rivivere quelle emozioni che non avevo da un bel po’ ormai! Come predicavo tempo fa: è una Formula 1 che si è appena approcciata ad una nuova era: come nel caso della Ferrari, date tempo al tempo.