Hamilton GP Austria

Credits: Mercedes Press Area

Sul circuito di Spielberg le due Mercedes non hanno lasciato scampo agli avversari, anche se sorprendentemente le due Racing Point si sono dimostrate molto competitive

Quelle che sono andate in scena all’apertura del GP d’Austria sono state delle FP2 abbastanza tranquille. Ad avere la meglio, un po’ come durante la prima sessione di libere disputata questa mattina, sono state le due monoposto tedesche. Lewis Hamilton ha fatto registrare il tempo più veloce, entrando già nel modo del campione del mondo che non vuole rinunciare a nulla.

Dietro di lui, a +0.197, il compagno di squadra. Valtteri Bottas si è messo tra Hamilton è un incredibile Sergio Perez, che ha chiuso la sua seconda sessione in terza posizione. Particolarmente sotto tono sono state le due Ferrari, come conseguenza probabilmente delle problematiche riscontrate durante i test di Barcellona e non ancora del tutto migliorate.

MERCEDES E RACING POINT IN FOTOCOPIA

Ad aver dominato le discussioni di questa seconda sessione di prove libere al GP d’Austria sono state quelle che, almeno dopo quanto visto oggi, possono essere considerate delle scuderie sorelle. Al di là della polemica sollevata, secondo cui apparirebbe evidente una somiglianza estetica e prestazionale tra le monoposto,  sul circuito di Spielberg i due team si sono dati filo da torcere a vicenda.

Fin dai primi minuti, i due piloti delle Frecce d’Argento (ormai non più troppo d’argento per via della nuova livrea) si sono scontrati con i due della Racing Point in un continuo botta e risposta. Lance Stroll è stato forse il meno prestazionale, anche se i suoi tempi sono stati molto buoni e lo hanno portato a chiudere in settima posizione. Il pilota canadese ha dimostrato di avere un buon ritmo e di essere entrato subito nel modo della gara: a metà della sessione, infatti, si è aperto in team radio per criticare un’uscita di Bottas dai box che, se fosse stata più aperta verso l’esterno, avrebbe sicuramente portato al contatto.

A sorprendere, però, è stato soprattutto Sergio Perez. Il pilota messicano ha corso quasi sempre sugli stessi tempi di Hamilton, rubandogli la prima posizione nel corso della sessione. Inoltre, anche se a differenza di gomme, Perez ha fatto registrare un 1.04.945 degno di nota. Un tempo, infatti, che è andato a posizionarsi a +0.150 dal pilota britannico, che però montava gomma gialla al momento del suo giro veloce.

Sicuramente le due scuderie si sono dimostrate molto competitive e combattenti, tant’è che molti hanno già urlato alla possibilità per la Racing Point di salire sul podio. Quello che è certo è che entrambe hanno dimostrato di avere un buon ritmo e tutte le carte in regola per ottenere ottimi risultati. Rimane da capire se, in fase di qualifica e gara, per la squadra britannica sarà semplice tenere il ritmo della rivale tedesca.

FERRARI IN GROSSA DIFFICOLTÀ

Com’era chiaro e noto, il team di Maranello ha dato forse il peggio di sé nella sessione di prove libere del pomeriggio. I due piloti della Rossa non hanno dimostrato alcun ritmo e alcuna competitività. Se è vero che gli sviluppi alla monoposto scenderanno in pista durante il Gran Premio d’Ungheria, per la Ferrari si prospettano sicuramente dei weekend difficoltosi.

A descrivere bene la situazione è stata la performance di Sebastian Vettel, che a metà delle FP2 e a parità di gomma con Sergio Perez, nella simulazione di qualifica è andato a posizionarsi proprio alle spalle del messicano. Nonostante tutto, il tedesco si è dimostrato costante nei tempi registrati, chiudendo la sua sessione in quarta posizione.

Nona, invece, la piazza conquistata da Charles Leclerc. Il monegasco è apparso particolarmente sotto tono e non ha fatto registrare grandi prestazioni. Verso il termine della seconda sessione di prove libere del Gran Premio d’Austria, Leclerc ha addirittura compiuto dei giri sull’onda del 10.4, notevolmente al di sopra dei tempi messi a segno dai diretti concorrenti.

UNA GIOSTRA DI TESTACODA ALL’APERTURA DEL GP D’AUSTRIA

Un alone di mistero aleggia invece attorno all’altro top team, quello nelle mani di Max Verstappen e Alex Albon. Entrambi sono stati protagonisti di molti testacoda, che hanno chiaramente compromesso le loro prestazioni. I due sono riusciti a terminare in ottava e tredicesima posizione. Ma non sono stati gli unici.

Molte difficoltà sono state riscontrate anche da Daniil Kvyat, che durante la prima parte delle FP2 è andato lungo nella zona di curva 1, finendo nella ghiaia. Fortunatamente la sua Alpha Tauri non ha riscontrato delle problematiche. Altrettanto fortunati sono stati anche Nicholas Latifi e Kevin Magnussen, che poco dopo sono stati autori di una situazione molto molto simile.

I testacoda non sono stati comunque l’unica difficoltà riscontrata durante il pomeriggio di libere. All’inizio della seconda sessione, Alfa Romeo ha fatto sapere che sulla monoposto di Antonio Giovinazzi era stata montata una nuova centralina. Una difficoltà non da poco, dato che per tutti è previsto un unico cambio prima di incorrere in penalità

Altro problema, invece, quello riscontrato da Valtteri Bottas al termine della giornata. Dopo essere rientrato ai box, il finlandese ha fatto sapere di avere qualche difficoltà nella gestione del cambio. Ancora non è chiaro se questo vada sostituito, tuttavia nella fase iniziale della sessione i team radio avevano evidenziato alcuni cambi “grattati” che avevano fatto emergere il dubbio.

Questi i risultati finali della seconda sessione delle libere del GP d’Austria:

Risultati FP2
Credits: Twitter FIA