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Sabato 31 agosto 2024
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Domenica 01 settembre 2024
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Gran Premio Abu Dhabi

GP Abu Dhabi, assalto al titolo: la conferenza stampa

Ad Abu Dhabi la conferenza stampa più attesa: Norris, Verstappen e Piastri si raccontano prima dell’ultimo GP

Yas Marina, l’ultimo ballo della stagione 2025 di Formula 1. In quel degli Emirati Arabi Uniti giungono tre piloti, Verstappen, Norris, e Piastri, ancora in lizza per un titolo mondiale. Per il britannico e l’australiano sarebbe il primo, per l’olandese il quinto consecutivo. Fortemente favorito è il numero 4 di McLaren, che arriva con il favore dei pronostici e un mondiale conquistabile anche senza punti. I due rivali, invece, sono costretti a dare il massimo e a portare a casa il miglior risultato possibile per laurearsi Campione del Mondo. Liberty Media ha riservato loro la conferenza stampa delle 15: le parole dei contendenti al titolo al GP di Abu Dhabi.

Come hanno approcciato Norris, Verstappen e Piastri questo weekend di gara? Ce lo raccontano: L’approccio sarà lo stesso di ogni weekend. Riesaminiamo il precedente, le cose che sono andate meno bene e i dettagli, al fine di preparaci al meglio. Al di là di questo si fa lo stesso lavoro, anche se c’è più entusiasmo risponde il pilota di Bristol. Per il neopapà, invece, momento in famiglia:Vigilia trascorsa con mia figlia, ma dato anche un occhio al GT3 per la prossima stagione. Per il resto, approccio come sempre”. L’australiano, invece, è di poche parole, come consuetudine: Ho giocato un po’ a padel prima di questo weekend…”. 

Famiglia e ricordi della stagione

Poi una domanda riassuntiva della stagione, dove Norris racconta gli alti e bassi… non solo suoi! “Ci sono sempre episodi importanti nel cammino che uno fa durante la stagione, quelli che sono costati punti o posizioni in griglia, ma anche momenti sfortunati come a Zandvoort. E la squalifica a Las Vegas. Ammetto di aver fatto degli errori, ma ci sono state anche un paio di circostanze, come in Qatar, in cui non siamo stati perfetti come team”.

Più sbrigativo Verstappen, la cui stagione non è mai davvero stata incentrata sulla lotta al titolo, pensiero esistente ma mai concreto come in McLaren: Non siamo stati sempre al top ma sono orgoglioso per come abbiamo reagito, proviamo a divertirci fino alla fine. Ma nessun momento in particolare da indicare”. Piastri è sulla stessa lunghezza d’onda: “Ci sono stati momenti e gare che mi piacerebbe rivivere, ma direi che la stessa cosa vale per il team. Ma credo non abbia senso indicare un caso o l’altro”.

Chi sarà al fianco del nostro trio per l’ultima gara? Famiglia e amici per Norris e Piastri, per Verstappen…“Mia madre resta a casa con i cani, papà in un rally in Africa… Incoraggiamento da parte dei miei? Ma noi non siamo fatti così, parlo con loro di altre cose. So che quando sono in macchina ho il loro sostegno e sento la loro fiducia”.

Squadra: ordini di scuderia e compagni

Un tasto dolente per i piloti McLaren è quello delle “Papaya Rules”, presenti tutto l’anno e che forse hanno finito per creare più danni che altro nel team. Il britannico è chiaro: Team order tra noi McLaren se necessario? Non ne abbiamo discusso e onestamente ne sarei felice. Però non penso lo chiederei, starebbe ad Oscar decidere. Così nel caso opposto. Al contrario io sarei disposto a farlo”. Il numero 81 smorza dubito: “Non abbiamo discusso di team order, ma finché non so cosa esattamente ci sia spetta da me non so cosa rispondere”.

Ma i due sono anche buoni amici, fuori dalla pista: Mi piace la calma di Piastri, è molto cool. È una cosa in cui molte volte mi sarebbe piaciuto somigliargli di più. Ma la cosa più importante è andare d’accordo, e a me è sempre successo con i compagni di squadra. E così con Oscar, sono felice di come lavoriamo insieme e del rapporto anche fuori dalla pista. Non tutti saranno dello stesso avviso, ma è così” afferma Norris. “Mi piace molto la sua collezione di macchine… Adoro il fatto che siamo amici fuori dalla pista, sarebbe più facile il contrario” racconta invece Piastri.

Una situazione molto diversa da quella di Max, che dal 2016, giunto in Red Bull, ha avuto 6 compagni differenti, con il settimo in arrivo nel 2026: Isack Hadjar. La notizia, di due giorni fa, relega Tsunoda a pilota di riserva. “Da un compagno di squadra mi auguro sempre trasparenza, la capacità di lavorare in gruppo e di far crescere il team. Magari simpatico, ma non è detto che poi ci debba essere un rapporto fuori dalla pista. Cosa che comunque è auspicabile” racconta Verstappen per concludere la conferenza.

Published by
Carlotta Ramaciotti