Formula 1 | Test Barcellona 2018, Charles Leclerc: “Io alla Ferrari? No, è ancora presto. Vedremo…!”
Nella seconda giornata di test in corso in questi giorni a Barcellona, è sceso in pista Charles Leclerc con la sua Sauber C37, sfruttando l’occasione per conoscere meglio la sua monoposto e soprattutto alcune complicatissime procedure del volante, per le quali come lui stesso ha dichiarato ha tuttora qualche difficoltà.
Charles Leclerc, non ha iniziato benissimo la sua stagione d’esordio, concludendo i primi Gran Premi nelle ultime posizioni, poi al Gp Azerbaijan riesce a conquistare i suoi primi punti e una bellissima 8° posizione al termine della gara, e anche al recente Gp Spagna ha ottenuto la 10° posizione. Il suo obiettivo ora è quello di migliorarsi sempre di più e trovare il giusto feeling con la sua vettura che è in pieno sviluppo.
Nella seconda giornata di test, il pilota monegasco ha concluso in 14° posizione completando 139 giri, risultando anche più veloce di Antonio Giovinazzi che è sceso in pista con la Ferrari, tornato al volante di una Formula 1 dopo sette mesi. Il pilota ha lavorato sullo sviluppo della vettura e sulle procedure del volante/computer, facendo così pratica.
Al termine della sua giornata, Charles Leclerc è stato intervistato da Motorsport.com, che gli ha chiesto un commento sulla sua giornata: “È stato utile per me poter fare tanti giri a Barcellona, che ormai conosco bene dopo un weekend di gara, giornate di test invernali e un giorno intero di test di sviluppo. Girare sempre sulla stessa pista, non è molto utile, ma serve per acquisire più fiducia nella macchina. È stata una giornata molto produttiva, perché abbiamo provato molte cose, e torniamo a casa con molte informazioni da analizzare”.
Poi, sul suo rapporto con la Scuderia Ferrari, con la quale è legato e molti voci di corridoio lo vorrebbero in un prossimo futuro diventare pilota ufficiale della Rossa: “Posso usare il loro simulatore e questo è un grande aiuto. Ovviamente sono in stretto rapporto con la squadra, a volte mi danno dei consigli che sono sempre utili, specialmente per questa mia prima stagione in Formula 1. Ho molto da imparare e mi aiutano in questa fase di apprendimento. Se penso ad un mio futuro da pilota titolare Ferrari? No, ancora è molto presto per pensarci. Mi concentro sulla mia stagione in Alfa Romeo Sauber, cercando di ottenere il miglior risultato possibile, come è successo nelle ultime due gare, e poi vedremo…”
Tornando ai primi Gran Premi, in cui non ha brillato e con evidenti problemi di approccio alle procedure che caratterizzano una Formula 1, a Leclerc è stato chiesto se in questa giornata di test, sia riuscito a migliorare questo aspetto: “Sì, è decisamente utile. Nel migliorare l’uso delle procedure ci sto arrivando, ma ci sono ancora molte modifiche al set-up che è possibile fare sul volante di cui non sono ancora totalmente padrone e giorni di test come questi mi sono utili!”
Poi, una domanda su cosa abbiano cercato di migliorare sulla C37, al quale il pilota ha risposto: “La macchina nel suo complesso, abbiamo montato varie soluzioni in varie parti della monoposto. Siamo riusciti a provarle e il programma di lavoro si è rivelato molto fluido”.
In conclusione, un commento sulla pista di Barcellona che in un primo tempo sembrava non adatta alle caratteristiche della C37 e sulla discussione sulle gomme Pirelli portate lo scorso weekend in occasione del Gp Spagna: “È così, ma siamo stati più forti di quanto pensassimo. E ho potuto provare vari tipi di gomme affrontando le stesse curve in modi diversi. Le gomme ribassate? Penso che la Pirelli abbia fatto una buona scelta nel portare in Spagna le gomme ribassate per il Gran Premio. Abbiamo provato nei test anche quelle solite, ma sono emersi sia il graining sia il blistering. Alla fine penso che sia stata fatta per la gara e la scelta giusto per tutti”.