Credits: Pirelli Press Area
L’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus ha gettato letteralmente nel caos il mondo della Formula 1. Alcune delle mete principali che, da diverso tempo, ospitano tra i GP più emozionanti, quest’anno non apriranno le porte al Circus. Proprio per questo, tra gli altri, anche la Cina si è proposta per ospitare due weekend di gara.
Dopo la cancellazione della gara di Suzuka, l’altra tappa asiatica non ha perso l’occasione di rimettersi in gioco. In realtà, l’alternativa proposta dalla Formula 1 sarebbe di sostituire Suzuka con una tappa in Vietnam, anche se ancora nulla è stato confermato. Proprio per questo, l’altra opzione sarebbe ricaduta proprio su Shanghai.
La priorità della Formula 1 sarebbe quella di poter correre sia in Vietnam che in Cina. Il fascino del circuito nuovo, urbano e sicuramente ricco di sorprese andrebbe infatti ad arricchire lo spettacolo di questa stagione controversa. Tuttavia, data la complessità di gestire questo nuovo calendario, le trattative sono ancora aperte.
“Stiamo lavorando con i promotori del GP di Cina per ricollocare una gara di quest’anno e queste conversazioni continueranno ancora un po’”. Queste sono le parole espresse dal promotore dell’evento di Shanghai, in stretto contatto con Liberty Media per regalare una tappa in più alla Cina. Come detto, niente è ancora stato deciso e l’opzione della doppia gara sul tracciato di Shanghai verrà valutata solo nel caso in cui il Vietnam non si renda disponibile.
Sembra quindi che, a 15 giorni dall’inizio del mondiale, la seconda parte del calendario sia ancora distante dall’essere definita. Liberty Media ha assicurato di voler annunciare il tutto prima del GP d’Austria, anche se la complessità della cosa è abbastanza evidente e a noi non resta che aspettare pazientemente di sapere cosa altro ci riserverà questo 2020.