Formula 1 | Red Bull, Marko: “Verstappen è più maturo ora. Ha mostrato un passo positivo”
Max Verstappen è stato autore di numerosi incidenti all’inizio della scorsa stagione, per poi cambiare approccio alle gare in seguito all’incidente a Monaco, che gli ha permesso di ottenere 10 podi in 15 gare.
Per il 21enne figlio d’arte si prospetta una nuova stagione molto importante, durante la quale sicuramente dovrà mostrare quella maturità che ha sfoggiato nell’ultima parte del 2018, anche se sarà da vedere il comportamento della Red Bull con il motore Honda, dopo aver salutato la Renault. Ma la dirigenza Red Bull, e Helmut Marko, sembrano essere felici della maturità ritrovata da Max Verstappen.
“Abbiamo avuto qualche discussione e pazienza su cosa mostrerà. Lui ha capito che se non può vincere, è importante ottenere punti, per finire le gare. Altrimenti non si vincerà il campionato” ha raccontato Marko a Sky Sports F1.
“È maturo ora. È ancora molto giovane ma sembra essere più maturo. Sembra felice, anche con la buona guidabilità del motore. In qualche occasione lo scorso anno, in radio non lo abbiamo sentito felice. Penso che lui e il team, affronteranno la stagione con più fiducia”, ha poi spiegato.
Honda sembra sia migliorata a livello di affidabilità e sia cresciuta per poter fornire due scuderie, il che vuol dire segnare più giri in un test rispetto ad un Costruttore rivale per la prima volta da quando è tornata in Formula 1 nel 2015.
Il suo obiettivo sarà di battere Renault ed eventualmente Mercedes nei chilometri percorsi, battendo tre team clienti Mercedes sfruttando le difficoltà riscontrate in questi giorni di test dalla Racing Point con i problemi di perdita di carburante e dalla Williams che ha ritardato l’avvio dei test.
Marko ha commentato questa fase della stagione, con i test pre-stagionali descrivendoli come i migliori avuti da Red Bull e Toro Rosso, e che il nuovo approccio di Verstappen stia dando i suoi frutti questa settimana.
Ed in conclusione: “Ha già dimostrato un passo molto positivo con più entusiasmo e concentrazione nel corso di questi test. Prima, i test per lui erano un po’ noiosi. Lo vede solo come un dovere. Ma ora ha capito che è molto, molto importante, dare il suo contributo agli ingegneri per sviluppare la vettura.”