Formula 1 | Lewis Hamilton vs Ayrton Senna: il confronto secondo Paddy Lowe

Grazie alla pole position conquistata sabato scorso sul circuito di Montreal, Lewis Hamilton ha eguagliato lo stesso numero di partenze dalla prima fila, 65 per la precisione, del suo mito, il magico Ayrton Senna.
Una prestazione fenomenale quella del Campione della Mercedes, che subito ha acceso il dibattito su quale tra i due sia effettivamente il migliore.

Una delle poche persone che possono dare un giudizio sincero è Paddy Lowe, attuale direttore tecnico della Williams che ha lavorato con Senna nel 1993 quando correva in McLaren… ma che ha vissuto l’intera era Hamilton dal suo esordio nel team di Woking nella stagione 2007 fino al suo approdo alla Mercedes.

Secondo Lowe, Hamilton e Senna si somigliano per tanti aspetti: sono entrambi sullo stesso piano in termini di velocità quando si tratta di lottare per la pole position, ma Ayrton… era più spietato in pista ai suoi tempi. Aveva certe tattiche che intimidivano gli avversari, e questo gli permette di avere un vantaggio sul tre volte Campione del Mondo della Mercedes.

Entrambi fanno parte di quei pochi eletti che hanno fatto la storia della Formula 1 – ha commentato Paddy Lowe – Hamilton, al giorno d’oggi, è veloce tanto quanto lo era Senna: dopotutto, stiamo parlando di piloti che sono in grado di tirare fuori un giro straordinario in qualifica, e Lewis lo ha dimostrato sabato scorso. Il tempo che ha fatto sembrava non essere alla sua portata, e invece alla fine ci ha lasciato tutti a bocca aperta”.

A livello di carattere, però, i due sono diversi – ha proseguito il direttore tecnico della Williams – Lewis è un gentiluomo ed è un pilota molto corretto, mentre Ayrton… Ai suoi tempi lottavo contro di lui: ero alla Williams e siamo riusciti a batterlo solo nel 1992, perchè nelle stagioni precedenti era veramente spietato. Metteva in gioco diverse tattiche per intimidire gli avversari, soprattutto in qualifica e proprio per evitare che gli altri gli dessero fastidio nel suo giro buono. Ora la Formula 1 è un mondo diverso, ma Senna, all’epoca, giocava esattamente com’era giusto fare”.